Svolta notturna sulla vicenda della nave Diciotti. Sono le 21.24 quando una nota di Palazzo Chigi conferma: “Sta per iniziare lo sbarco dei migranti che sono a bordo della nave Diciotti, ancorata nel porto di Trapani”. Passano pochi minuti e la nota del premier Giuseppe Conte spiega che “sono state completate le procedure di identificazione delle persone che erano a bordo, con particolare riguardo a quelle a cui risulterebbero imputabili le condotte che configurano ipotesi di reato. Nei prossimi giorni proseguiranno gli accertamenti”. E’ l’intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella a sbloccare lo stallo della nave Diciotti ferma al porto di Trapani con il suo carico di 67 migranti soccorsi dalla Vos Thalassa.
Mattarella ha chiamato il premier Conte, che appena rientrato da Bruxelles ha telefonato al ministro dell’Interno, Matteo Salvini e al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli per risolvere la situazione. Nella telefonata con il Colle, Conte avrebbe rassicurato il Capo dello Stato spiegandogli di avere la situazione sotto controllo e costantemente monitorata. Dal canto suo, il Presidente della Repubblica avrebbe sottolineato con Conte la situazione dei minorenni, delle donne e delle persone con problemi di salute che si trovano a bordo, ribadendo l’opportunità che siano fatte sbarcare dalla nave.
“L’intervento del Presidente è stato d’obbligo per far sbarcare i migranti – ha sottolineato Di Maio -. Ma una cosa deve essere chiara: l’Italia deve farsi rispettare e perseguire chi si comporta in questo modo. La competenza è della magistratura ma ci deve essere un messaggio chiaro ai cittadini che si aspettano che la giustizia trionfi sempre”.
La nave della Guardia costiera italiana, con a bordo i 67 migranti che erano stati soccorsi domenica scorsa dal cargo Vos Thalassa, è entrata nel porto di Trapani ieri mattina dopo essere rimasta qualche ora in rada. L’arrivo è slittato al primo pomeriggio e poco prima della mezzanotte i migranti sono sbarcati al porto siciliano.
I primi a scendere dalla nave, accompagnati da due uomini della Digos, sono stati due giovani uomini, indagati per violenza privata in concorso, per avere minacciato l’equipaggio della Vos Thalassa che li aveva recuperati in acque internazionali. Subito dopo sono scese le tre donne, una delle quali con una ferita a un piede, e i bambini a bordo. Due sono minori non accompagnati, un pakistano di 16 anni e un egiziano di 17. I migranti provengono soprattutto dal Pakistan ma anche dal Sudan, dalla Libia, dalla Palastina, Marocco, Algeria, Egitto, Ciad, Nepal, Yemen, Ghana e Bangladesh.
Intanto, la procura di Trapani, guidata da Alfredo Morvillo, continua le indagini su quanto accaduto sulla Vos Thalassa. Al vaglio l’informativa consegnata ieri dallo Sco ai magistrati che alla fine hanno indagato a piede libero i due giovani poi portati via dagli uomini della Digos.”Andrò fino in fondo finché qualcuno non venga assicurato alla giustizia” ha assicurato stamattina Matteo Salvini ai microfoni di Rtl 102,5. “Io volevo che le indagini spiegassero cosa era accaduto – ha aggiunto il titolare del Viminale – per il momento ci sono indagati”.
fonte adnkronos
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