Abbiamo verificato la notizia e possiamo smentire . Nessun morto tra l’elenco dell’albo degli scrutatori al comune di Nicotera. Era stata diffusa una notizia falsa. Che c’è di strano? Nulla diranno in molti. E’ ormai una prassi incancrenita quella del falso giornalismo, genericamente definito fake news. L’indignazione è massima tra i dipendenti comunali di Nicotera, accusati ingiustamente da alcuni organi di stampa che nel fare copia e incolla si sono resi complici di diffondere una notizia falsa. La Fake news è stata pubblicata inizialmente da Enza Dell’Acqua, cronista del Quotidiano del sud che con superficialità e senza verificare sul posto, ha diffuso la notizia infondata. Insomma per dirla in termini di giornalismo annacquato: è una delusione. Questo è il sentimento avvertito dai dipendenti comunali di Nicotera delusi per essere stati additati come negligenti sul lavoro. <Leggere sulla stampa critiche infondate – afferma un dipendente – sul nostro operato in merito all’albo “che evidentemente necessita di essere aggiornato” come è stato riportato su certa stampa, ci indigna >. Questo è lo sfogo di un dipendente che preferisce l’anonimato. L’indignazione è presente anche tra una cittadina che afferma<non capisco perchè si accanisce per scrivere sempre e solo cose brutte che danneggiano Nicotera. E’ possibile che non si sbaglia mai nello scrivere una falsa notizia positiva?>
Anche il presunto defunto si è indignato: <Sono vivo e vegeto!!> ha urlato a chi si apprestava nel giungere all’abitazione per porgere le condoglianze alla famiglia. Insomma una delusione ma anche una occasione per fare dell’ironia. Purtroppo, l’alterazione della verità è un sintomo tipico di distorsione della realtà sia sul piano individuale che su quello collettivo. Un tempo il giornalista o la cronista locale che inciampava scrivendo notizie false era colpevole di essere stata “superficiale e svogliata” per non aver verificato la notizia preferendo correre veloce per dare per prima la notizia ed allora, spesso, veniva messa alla gogna se non addirittura declassata. Oggi, nonostante le raccomandazioni e i provvedimenti disciplinari dell’Ordine dei Giornalisti, si continua a praticare un giornalismo di superficie, con interviste da scendiletto, accondiscendenti, mediocri, senza più ritegno verso il rispetto dell’etica e dell’umiltà professionale. Montanelli, Biagi e tanti altri si rivoltano nella tomba, mentre altrettanti giornalisti vivi…rivoltano le scrivanie….
Oggi scrivere il falso è una prassi molto praticata sia nei bassifondi del gossip che nelle raffinate fake news che mirano a manipolare l’informazione. Ambedue le pratiche sono un sintomo di decadenza e di poca professionalità che vanno condannate alla stessa stregua del giornalismo spazzatura. L’etica professionale del giornalista richiede sempre di dover verificare la notizia specie se ad essere interessato è un ufficio pubblico il quale, per la sua natura pubblica, interessa un’ampia schiera di lettori e va tutelato dal pubblico ludibrio. Nicotera è un comune sotto organico e soffre di varie problematiche amministrative e burocratiche e, allorquando un ufficio, invece, dimostra di funzionare con il sacrificio e l’abnegazione dei dipendenti e dei volontari, allora necessita fare un plauso plateale e non perseverare a denigrare per raggiungere un agognato scoop che non paga né prima e né pagherà dopo.