“Che fine hanno fatto il piano spiaggia e quello strutturale?” A chiederselo è l’ex sindaco Salvatore Vecchio dopo l’approvazione, da parte del consiglio comunale, del rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2018.
“Scorrendo i tanti numeri sciorinati nel rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2018 del Comune di Joppolo – affema -, la cui deliberazione consiliare approvativa è stata pubblicata il 19 c.m., sono stato immediatamente attratto in negativo dalle entrate relative agli oneri di urbanizzazione: appena 5.950 euro in un anno intero”.
Tradotto in parole semplici quel numero confermerebbe, secondo l’ex primo cittadino, che l’edilizia nel comune di Joppolo è del tutto bloccata. Una giustificazione di quel numero impietoso potrebbe essere la congiuntura economica negativa.
“Nondimeno – ricorda l’ex sindaco – quel numero impietoso richiama altri numeri, correlati a giorni, mesi ed anni, in una parola chiama in causa alcune “date”. La prima: il 29.12.2010 (quasi nove anni or sono!) il Consiglio Comunale di Joppolo ha adottato con voto unanime il piano spiaggia, del quale in seguito non si è avuta alcuna notizia. Il piano spiaggia è uno strumento di pianificazione e di utilizzazione del demanio marittimo non solo utile, ma anche necessario. In sua mancanza, quel bene pubblico che si chiama arenile sfugge al controllo civico, a discapito della collettività e anche delle casse comunali. La seconda data è quella del 10.07.2017 (due anni fa!), quando il Consiglio Comunale di Joppolo ha revocato la deliberazione approvativa del documento preliminare del piano strutturale associato, del resto mai sottoposto alla Conferenza di pianificazione anche perché mai approvato, quel documento, da uno dei Comuni associati, Spilinga. Il piano strutturale, associato o meno, per definizione è lo strumento principale di pianificazione territoriale e urbanistica e con esso si delineano anche le strategie di sviluppo. La sua importanza richiede in ogni suo passaggio formativo il controllo sociale assicurato dalla non episodica partecipazione popolare, che viene esercitata nelle forme e nei tempi scanditi dalla legislazione vigente che regola la materia. Dal 10 luglio 2017 permane il silenzio, nonostante il Consiglio Comunale di Ricadi il 24.01.2019 ( la terza data), scaricando la responsabilità sui silenti Comuni di Spilinga e di Joppolo, abbia deliberato “di procedere in forma singola alla adozione dello strumento urbanistico” sancendo formalmente in tal modo lo scioglimento dell’associazione”.
“Non credo e non ho voluto dire con questo mio intervento – dichiara Vecchio – che i due strumenti sopra citati avrebbero risolto i gravi problemi finanziari di questo Comune, ma credo che difficilmente si potrebbe sostenere che le entrate in genere e quelle relative agli oneri concessori in particolare sarebbero state quelle ridicole riportate nel rendiconto di gestione 2018. Del pari, si può dire che non ne avrebbe sofferto la gestione del territorio. Il tempo scorre velocemente e, a parer mio – lo dico ad adiuvandum – occorre cogliere in fretta i momenti pur ristretti che rimangono per definire l’iter del piano spiaggia e per dare a questo Comune, senza improbabili altri sogni, almeno il Regolamento Operativo“.
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