“Noi Donne di Nicotera” è nata per solidarizzare contro la violenza sulle donne. Quest’anno, l’8 marzo a Nicotera alle ore 19.00, nell’incantevole largo Roberto il Guiscardo, posizionato tra il castello e la piazza Garibaldi, si svolgerà la prima premiazione di una donna vittima di una violenta e disgustosa diffamazione sui social, con l’aggravante che a diffamare ripetutamente con frasi indicibili, è stata un’altra donna, Enza Dell’Acqua, una ben nota cronista di un quotidiano locale, anche amministratrice di un gruppo social su Facebook denominato “Giù le mani dal Procuratore Gratteri”.
Il 27 febbraio u.s. il Sindaco di Nicotera è stato costretto a querelare la stessa cronista per le sue irriverenze da esterna e da cronista, durante lo svolgimento del Consiglio Comunale, con conseguente interruzione di pubblico ufficio. Questo ha poi provocato in serata l’ira della cronista sfogando in una serie di post scritti su Facebook nel profilo ufficiale del Sindaco, “scatenando la sua ira contro Pina Gaglianò” con frasi violente, ingiuriose e diffamanti, tali da “essere costretta a querelarla”, per come la stessa ha dichiarato, sentendosi <offesa e diffamata personalmente ma, particolarmente, come donna trovo il tutto inaccettabile, con l’aggravante di averlo fatto a mezzo social. Ho postato a favore del Sindaco e questo l’ha mandata in bestia. Già in passato per aver postato a favore del precedente sindaco, mi aveva riempita di epiteti. Pago per essere imparentata con la stessa, ma la mia libertà di opinione con la vendo a nessuna>.
Pina Gaglianò, da anni, è una nota Social Woman molto seguita dai followers e tanto stimata tra i compaesani per la sua spontanea semplicità. E’ madre separata con una figlia 18enne che ha cresciuta con grandi sacrifici, ma con tanto onore e grandi soddisfazioni perché Marika, è una studentessa modello, tra le prime del Liceo Classico “Bruno Vinci” di Nicotera. (Marika in foto con il Sindaco Marasco)
La motivazione del premio a Pina è la seguente: “Donna vittima di gravi diffamazioni sui social. Donna e madre esemplare. Un esempio da imitare per i sentimenti di amore filiale, dotata di grande umiltà che Le conferisce simpatia di carattere e affabilità d’animo: donna di riferimento dell’eliminazione della violenza sulle donne”.
Come ci si sente nel subire la violenza da parte di un’altra donna che senza pudore l’ha diffamata sui social? È la domanda che abbiamo posto a Pina Gaglianò. <Sono profondamente amareggiata e offesa per le parole incredibili che una donna ha potuto postare nei miei confronti – spiega Pina visibilmente ancora provata – frasi ingiuriose, sessiste e diffamanti che credevo non potessero mai uscire neanche dalla bocca del peggiore essere umano, invece le ho subite senza pietà. Come donna e come madre leggere frasi tipo “Povera accattona, miserabile, mendicante, ladra, delinquente, squallida parassita… ed altre orribili schifezze sessiste, mi feriscono nel profondo, ma io sono una donna onesta, forte e combattiva e non posso dare peso a tanta bassezza umana perché ho una figlia che ha fatto 18 anni il 22 febbraio scorso e devo continuare a crescerla con amore e serenità>.
<Mio padre – prosegue con fierezza Pina – era un impiegato statale ed è venuto a mancare da alcuni anni e mi onoro di ricordarlo come un grande uomo che ha cresciuto me, le mie tre sorelle e tre fratelli impartendoci il senso dell’educazione e del rispetto verso il prossimo. Mia madre, anche lei impiegata dello Stato, oggi in pensione, ha contribuito e ancora contribuisce a tenere alto il ricordo morale degli insegnamenti di mio padre. Due mie sorelle sono sposate con due meravigliosi marescialli dell’Arma dei Carabinieri che mi confortano, mi sostengono e mi consolano in questi momenti di dolore contribuendo anche loro a quel senso di unione familiare e di rispetto della legalità, che ho trasmesso a mia figlia>.
La diffamazione è uno dei reati peggiori perpetrato specie sui social, cosa si sente di dire a tal proposito? <Mi viene spontaneo dire che la legalità è un principio troppo alto e non può essere strumentalizzato da nessuno. Spacciarsi per paladina della legalità, costituendo una associazione in tal senso e addirittura un gruppo social su Facebook dal titolo “Giù le mani dal Procuratore Gratteri”, mi lascia sconfortata al sol pensare che questa Enza diffamatrice possa essere l’amministratrice>.
Ha ricevuto solidarietà da parte dei cittadini? <Si. I nicoteresi sono un popolo meraviglioso. Ma anche dai paesi vicini mi sono giunte solidarietà, e sui social è un continuo postarmi solidarietà e vicinanza. Voglio combattere per evitare che ci siano violenze su noi donne e per questo, in maniera convinta, mi sono iscritta all’UDI-Unione Donne in Italia per poter combattere con donne forti a favore delle donne deboli, vittime di violenza>.
E’ emozionata per il premio che quest’anno “Noi Donne di Nicotera” le conferiranno l’8 marzo? <Sono emozionata e ho il cuore che mi batte sin dal giorno che me lo hanno comunicato. E’ giusto premiare e tenere in considerazione noi donne che subiamo violenza e offese gravi. Per il prossimo anno contribuirò a segnalare altre donne da premiare, meritevoli di queste attenzioni>.
Tra quelle frasi diffamatorie che ha ricevuto qual è quella che l’ha ferita maggiormente? <A dire il vero tutte. Anzi, se devo essere sincera, ci sta una frase in particolare che mi gira in testa da quel giorno e cioè sentirmi definire come se all’interno del mio parentato, fossi io la “scema della famiglia”. Questo mi disturba molto perché, tutti sanno che nel mio parentato, per la cronaca e per ironia – (risata fragorosa) – ce né da sempre una ben nota, che è…una scema imbattibile…> (Enza Dell’Acqua e Pina Gaglianò, foto di copertina)
La premiazione si svolgerà alle ore 19.00 con limitati posti a sedere fino a disponibilità, con sedie a distanza di 1 metro, nel rispetto del DPCM del 4.3.2020.