I concessionari delle aree demaniali devono provvedere alla pulizia delle aree date loro in concessione, ma non possono farlo come e quando vogliono. Con l’estate ormai alle porte, essendo l’arenile ricoperto di rifiuti in conseguenza delle continue mareggiate, bisogna rendere lo stesso del tutto fruibile per i bagnanti. I gestori delle decine di lidi dislocati dalla scogliera di Nicotera Marina alla foce del Mesima, in vista dell’imminente via libera alla ripresa delle attività, stanno già lavorando, tra l’altro, per rimuovere i rifiuti e ripristinare la piena funzionalità delle strutture. Sulla scorta di apposita ordinanza emanata dal responsabile dell’area tecnica del Comune, Carmelo Ciampa, dovranno, però, attenersi a precise prescrizioni, che denotano l’intenzione di salvaguardare la specificità dei luoghi. In sostanza <la pulizia, stagionale o quotidiana, nei tratti di arenile demaniale caratterizzati dalla presenza di vegetazione erbacea – si legge nel provvedimento dell’Ente – deve essere effettuata a piedi e a mano, senza far uso di vagliatrici meccaniche, che alterano il profilo della spiaggia, estirpano le piante e rimuovono tutti i residui naturali spiaggiati che a ben vedere rifiuti non sono>.
Specialmente nei tratti dunali, è da evitare <l’uso di automezzi – siano essi trattori, vagliatrici, ruspe, gommati o cingolati – che, oltre a danneggiare le piante, alterano il profilo naturale della spiaggia, tendendo ad appiattirla e a renderla facile preda dell’erosione>. A differenza degli altri anni, i rifiuti dovranno essere differenziati e smaltiti secondo le norme già vigenti e la sabbia pulita dovrà essere ridistribuita sull’arenile, mentre alghe e rifiuti di ogni altro genere dovranno essere trasferiti in una pubblica discarica. Tutti i lavori dovranno essere eseguiti utilizzando rastrello e, in casi eccezionali, anche mezzi meccanici <dotati di sistemi di asportazione per profondità non superiore a dieci centimetri>. L’obiettivo resta sempre quello di <non alterare l’assetto geomorfologico dei luoghi ed il loro valore paesaggistico-ambientale>. Le ultime due prescrizioni impongono la non recinzione dell’arenile <per non pregiudicare la pubblica fruizione dell’area> e la <tempestiva comunicazione scritta tanto al Comune che alla Capitaneria di porto per consentire le attività di controllo>. Per rendere accogliente la Marina, tuttavia, non basta la sola pulizia dell’arenile. L’amministrazione comunale è chiamata, infatti, a curare il decoro dell’intero abitato e, soprattutto, del lungomare mediante l’adozione degli opportuni provvedimenti.
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