Questa terna non ricalchi il “non fare” dei due precedenti commissariamenti

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Si è ufficialmente insediata la terna commissariale formata dal vice prefetto Adolfo Valente, il vice prefetto aggiunto Michela Fabio, insieme al funzionario economico finanziario Nicola Auricchio che guideranno il Comune di Nicotera per i futuri diciotto mesi dopo il terzo scioglimento in dieci anni per contiguità mafiosa, dell’assemblea comunale.

Il lavoro che attende i tre “traghettatori” non sarà certo facile anche perché, la cittadina che li ha accolti non è, sicuramente, di facile gestione. Tante, troppe le emergenze che dovranno, necessariamente, essere affrontate dai commissari per evitare di far sprofondare Nicotera in un degrado peggiore di quello che sta vivendo la sua comunità che, ora, dovrà affrontare un lento e progressivo processo di ricostruzione della propria immagine. Sarà essenziale voltare pagina facendo riscoprire il valore civico di appartenenza della gente alla città che negli anni si è perso, così da reinventare nuovamente progetti di gestione della cosa pubblica. Innanzitutto, sarà necessario considerare alcune priorità, acqua, mare, decoro, smaltimento dei rifiuti, vivere civile, rapporto con la gente, sviluppo, lavoro, legalità e tanto altro ancora.

Ma, certamente, fra le tante, la problematica più grave che sta attanagliando Nicotera negli ultimi anni riguarda l’escalation criminale che non sembra avere fine. Fenomeni destabilizzanti che ancora nessuno è riuscito ad arrestare. A nulla, fino ad oggi, sono servite le dure “denunce”, le richieste d’aiuto inviate alle autorità preposte inascoltate nella completa indifferenza. Da nessuno, fino a oggi, è stato udito il “grido di dolore della città”.

L’auspicio, però, è che questa terna non ricalchi il “non fare” dei due precedenti commissariamenti che non hanno certo contribuito a quel rilancio della città tante volte invocato da più parti, guidandola, anzi, più velocemente ad imboccare la via del declino. (Gazzetta del Sud)

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