L’avv. Luigi Mamone in merito alle elezioni regionali che si terranno il 3 e il 4 ottobre, afferma: ”Se esistesse un Tribunale come quello di Norimberga riservato non ai crimini di guerra ma alle nefandezze politiche bisognerebbe mandare a giudizio, accompagnati sul pretorio a calci e sputi, i responsabili delle candidature di centro sinistra alla Presidenza della Giunta. Ben tre diverse che attingono allo stesso bacino di consensi: Bruni, Oliverio e De Magistris”.
Mamone continua: ”Cedere in maniera così vomitevole la regione ad un centro destra rapace ma capace di compattarsi nonostante l’ingombrante presenza del F.F. unto dal Signore e destinato a essere nuovamente Vicepresidente di Giunta senza candidarsi e senza dimostrare quanto l’elettorato- soprattutto quello del suo borgo natio- lo ami è un crimine politico che dovrà pesare sulle coscienze di Oliverio e De Magistris e , soprattutto, sull’insipiente PD, i cui araldi calabresi e i loro compagni romani meriterebbero a questo punto una sonora e definitiva punizione elettorale che li spazzasse via per consentire al partito, come un’Araba Fenice, di risorgere dalle ceneri dell’affarismo e della miopia politica legata alla brama di conservare e cristallizzare posizioni di potere e non più di servizio e di comprendere che a dividere ricchezza resti solo povertà”.
Ancora Luigi Mamone aggiunge: ”Andare a ranghi sparsi significa tradire le speranze dell’elettorato di centro sinistra al quale ripugna la presenza della Lega e le altre , variamente interpretrabili, che sostengono Occhiuto. La Calabria si avvia a formare una nuova assemblea, composta per lo più di ciò che resterà di una serie di concorrenti ad una improbabile “Corrida” orchestrata da abili burattinai che già hanno deciso chi entrerà in Consiglio, in maggioranza e in minoranza” .
Infine l’avv. Luigi Mamone conclude: ”Alla fine poco cambierà. La Calabria continuerà ad essere terra di infinite attese, grandi incompiute, speranze e delusioni, mafie e antimafie, consiglieri regionali con conflitti di interesse paurosi, sanità all’enpasse e cittadini onesti ridotti al silenzio e all’impotenza.
Povera terra mia!”
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