La salma di Giovanni Bozzolo, il docente ventisettenne rimasto vittima di un’esplosione a Fossoli di Carpi in provincia di Modena, sta per arrivare in città. Domani mattina, alle ore 10,30, nella chiesa dell’Annunziata, saranno celebrati i funerali. L’intera comunità, profondamente scossa dal triste evento, è pronta a porgergli l’estremo saluto. Giovanni, d’altra parte, era conosciuto un po’ da tutti e si faceva voler bene per serietà, garbo e disponibilità, nonché per la sua capacità di dispensare sorrisi e serenità a chi gli stava attorno. Non a caso al rito funebre è prevista una massiccia partecipazione. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nino Macrì, al fine di contenere i rischi legati al diffondersi della pandemia, ha predisposto ogni opportuno accorgimento per garantire il rispetto delle norme di sicurezza. Non sarà facile, comunque, controllare il desiderio di amici e conoscenti di stare accanto alla bara dello sfortunato ragazzo, che, a laurea conseguita, non aveva esitato a far la valigia e puntare verso il Nord con l’obiettivo di cominciare subito a insegnare. Ci teneva ad accumulare punteggio e a maturare la giusta esperienza per poter entrare in pianta stabile e il prima possibile negli organici della Scuola. E così il primo anno di servizio lo aveva maturato a Cecina, in Toscana, mentre lo scorso settembre non aveva esitato ad accettare l’incarico annuale nel liceo scientifico “Manfredo Fanti” di Carpi, in quella stessa terra da dove il padre Vittorio, una decina di anni fa, aveva fatto il percorso inverso per andare a mettere radici a Tropea. Una Tropea oggi parata a festa, ma che non ha nulla da festeggiaredopo la tragica perdita di un suo giovane e valente figlio. In realtà, la città, l’amministrazione comunale, gli amici, i parenti, pensano solo a stringersi attorno a papà Vittorio, alla mamma Angelina e ai due fratelli. Il loro immenso dolore ormai appartiene a tutti.
Nessuna novità, intanto sulla dinamica dei fatti. Alla fine, comunque siano andate le cose, il dato ineluttabile è uno e uno soltanto: Giovanni non c’è più. Un destino senz’anima l’ha travolto nel momento in cui il suo cuore trepidava per l’imminente ritorno nella sua terra. Nel garage, dove il filo della sua giovane vita s’è improvvisamente spezzato, con l’aiuto di un amico, stava facendo una sistematina e una messa a punto generale alla sua R4 acquistata da poco. Probabilmente, nel corso della notte o sul far dell’alba avrebbe imboccato l’autostrada per fare rotta verso la Calabria. La malasorte, invece, ha disposto diversamente e oggi due comunità sono in lutto. A piangere la scomparsa di Giovanni, infatti, non c’è solo Tropea, ma anche Fossoli, dove il ragazzo aveva trovato casa in un condominio, e il liceo scientifico “Manfredo Fanti” di Carpi dove prestava servizio dallo scorso settembre in virtù di una nomina annuale. Sul sito dell’Istituto campeggia una nota listata a lutto in cui dirigente scolastico, docenti, alunni e personale Ata esprimono tutto il loro profondo cordoglio. <Non ci sono parole – si legge nel testo – per descrivere lo stato d’animo in cui noi tutti versiamo. Giovanni lo abbiamo avuto con noi per pochi mesi, resterà per sempre nella nostra memoria. Lo porteremo nei nostri cuori per i suoi modi gentili e il sorriso nascosto sotto la mascherina>. Ed è così, garbato e sorridente, che tutti vogliono ricordare Giovanni, giovane docente di matematica partito dal profondo Sud per inseguire e realizzare il sogno dell’insegnamento.
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