Liceo “Bruno Vinci” di Nicotera, sempre più centro propulsore di molteplici occasioni di sperimentazione ed iniziative

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E’ ormai assodato come il Liceo Classico “Bruno Vinci” del dirigente scolastico Marisa Piro, sia divenuto, negli anni, preziosa fucina, nonchè, centro propulsore di molteplici occasioni di sperimentazione ed iniziative durante le quali gli alunni diventano veri protagonisti della scuola, ne sono esempio le attività di “didattica alternativa” interamente proposte dagli alunni delle quinte classi.

Anche negli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze, gli studenti si sono cimentati, infatti, nell’organizzazione di caffè letterario e filosofico, cineforum, esperimenti scientifici, “English for fun” e talent show. Il liceo nicoterese si dimostra, così, ancora una volta, una scuola aperta alle sfide della modernità che percorre con coraggio nuovi scenari, che affascina, che stupisce con la preziosità del mondo classico e che gratifica le eccellenze, grazie al premio “Francesco Raimondo – Giuseppina Marcianó educatori”. Anche quest’anno, infatti, alla presenza del presidente di “Proposte”, Nicola Di Bella e della vice presidente Anna Rascaglia, la famiglia Raimondo ha consegnato il premio in denaro agli alunni più meritevoli dell’anno scolastico 2020-2021.

Rientrati in classe dopo le festività natalizie, sono riprese a pieno ritmo numerose attività. Alunni e docenti, infatti, stanno lavorando per promuovere vari progetti che si svolgeranno nella seconda parte dell’anno scolastico. Diverse le idee in cantiere, ad iniziare dalla “Giornata della Memoria”. Per l’occasione, l’istituto ha organizzato “La responsabilità della memoria ed il peso dell’indifferenza”, alcune giornate dedicate a dibattiti e incontri sul tema dell’indifferenza ieri e oggi, durante le quali i ragazzi impegneranno le loro abilità e potenzialità per crescere culturalmente e socialmente, acquisire responsabilità ed autonomia, formandosi, così, alla cittadinanza e alla vita democratica. Per l’occasione, il 2 febbraio, è in programma un interessante incontro con Edith Bruck, superstite della Shoah e autrice del “Il pane perduto”, insignito del Premio Strega Giovani 2021.

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