Emiliano Chillico, talentuoso regista e sceneggiatore di Oppido Mamertina, non smette mai di stupire con le sue storie e la sua fervida immaginazione e ci “regala” un altro lavoro, dal titolo “Anime Rare”.
Un cortometraggio che nasce con lo scopo di poter concorrere ad un Festival, nel cui bando richiedeva di creare dal nulla un cortometraggio, in 4 giorni con 2 oggetti presenti dentro ed una frase, che venivano forniti solo la sera, dell’inizio del concorso.
Quindi in breve tempo, bisognava avere l’idea, scriverla, inserendo quanto richiesto dal concorso, preparare, girare, trovare le musiche ed eseguire il montaggio, per poi inviare il prodotto finito, entro la scadenza ed infine aspettare, la lista dei finalisti .
Emiliano Chillico afferma: ”Questa è la seconda volta che partecipo, ma purtroppo senza riuscire a vincere, anche se la mia vera vittoriaè quella di riuscire a realizzare un buon prodotto, anche se non perfetto e soprattutto divertirmi a realizzarlo”.
Al cortometraggio hanno partecipato gli attori, Flavio Vespasiano, il quale ha recitato a teatro ed in altre produzioni indipendenti, come la protagonista femminile Vanessa Millez, bravissima attrice, per la seconda volta protagonista in un corto di Chillico.
La Millez è anche modella e indossatrice, e quest’anno parteciperà alle selezioni regionali per Miss Italia.
La storia parla di una giovane ragazza che complessata dal suo rapporto con il ragazzo decide di andare ad Oppido Mamertina, in un posto magico dal nome “Vicolo gradisca un Bacio” creato dall’ Associazione Oppido Lives con la partecipazione del Comune della cittadina pre-aspromontana.
Vicolo creato appositamente per le persone romantiche, dove si dice abbia quella magia di far capire il vero senso dell’amore, a chi ha dubbi, come in questo caso la protagonista del cortometraggio, la quale si ritrova sulla panchina con il suo ragazzo, per poi svenire e ritrovarsi in una sorta di sogno, dove parla con un simpatico cupido che l’aiuta a trovare le risposte e a capire il vero amore che ha nel cuore.
Insomma una storia di pochi minuti, da vedere e capire come tutti i cortometraggi del regista Calabrese, che sono delle favole dove in pochi minuti veicolano importanti messaggi.