Domenica 12 giugno, milioni di cittadine e cittadini si recheranno a votare per eleggere Sindaci e Consigli comunali in circa 1000 Comuni e per rispondere ai 5 quesiti referendari abrogativi proposti dai Consigli Regionali guidati da coalizioni di centro-destra (Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto) che hanno presentato la richiesta di ammissibilità a norma dell’art. 75 della Costituzione.
Perché votare, per chi votare.
L’Associazione venticinqueaprile propone all’elettorato di scegliere tra i candidati coloro che, come previsto dall’art. 54 della nostra Costituzione, offrono garanzia di poter adempiere alle pubbliche funzioni con “disciplina ed onore” e tra le liste e le coalizioni elettorali quelle che hanno assunto ed assumono l’impegno di realizzare i valori della nostra Carta Costituzionale nata dall’antifascismo e dalla Resistenza.
I 5 quesiti referendari sostenuti dal Comitato Promotore, composto dal Partito Radicale e dalla Lega, riguardano tutti la Giustizia e chiedono in particolare l’abrogazione di norme relative a:
- alcune parti della Legge Severino (incandidabilità e divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo);
- misure cautelari (limitazioni delle misure cautelari);
- funzioni dei magistrati (separazione delle funzioni dei magistrati);
- valutazioni dei magistrati (partecipazioni dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione);
- elezioni dei componenti togati del CSM (eliminazione delle liste e delle firme per le candidature).
Referendum abrogativi sulla Giustizia: che fare?
L’Associazione venticinqueaprile, auspicando una piena consapevolezza delle elettrici e degli elettori chiamati alle urne, ha promosso un’iniziativa di approfondimento su tutti i quesiti referendari con il coinvolgimento dell’avvocato Gianpaolo Catanzariti, Consigliere Generale del Partito Radicale, rappresentante del Comitato Nazionale per il Sì, e del magistrato Domenico Gallo, Presidente del Comitato Nazionale per il NO.
L’Associazione venticinqueaprile ricorda che a ciascuno dei 5 quesiti referendari si può rispondere positivamente barrando il Sì sulla scheda, oppure negativamente barrando il NO sulla scheda oppure rifiutando una o più schede, oppure non recandosi alle urne, scegliendo di non partecipare alla consultazione referendaria.
La videoconferenza sui cinque Referendum sulla Giustizia è già disponibile su YouTube (canale venticinqueaprile AMPA) e sulla pagina FaceBook Venticinqueaprile AMPA.
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