Consiglio comunale di Nicotera: andato in scena ancora una volta il mutismo inquietante della maggioranza.

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Nel consiglio comunale svoltosi ieri a Nicotera, il nostro gruppo Movi@Vento ha posto all’o.d.g.  tre interrogazioni. Va prima di tutto sottolineato il fatto che vi è stato un tentativo da parte della presidente del consiglio di impedirne l‘inserimento, contravvenendo al regolamento che  impone di metterle al primo punto all’o.d.g.. Sventato tale maldestro tentativo, la maggioranza si è vergognosamente sottratta alla discussione, appellandosi a un articolo del regolamento che consente di rispondere alle interrogazioni nell’arco dei venti giorni successivi. Ciò sarebbe stato comprensibile se non fosse che i tre argomenti posti: pulizia della pineta della Marina prima dell’estate; bonifica della discarica di Preitoni; evasione dell’imposta di soggiorno; erano già ampiamente noti, perché più volte da noi posti e sollecitati alla maggioranza, che aveva in ogni occasione trovato il modo di evadere le legittime richieste del nostro gruppo. Ciò dimostra, se bisogno ve ne fosse, l’inadeguatezza dell’attuale gruppo guidato dal sindaco Marasco, che non ha risposte da dare alle nostre domande non avendo fatto nulla per affrontare, tra gli altri, anche i problemi rappresentati. Riservando ad un prossimo articolo di esporre le questioni sottoposte da ultimo al consiglio, vogliamo però subito qui informare i lettori che, oltre ad esse, vi è stata la trattazione del rinnovo della convenzione con la IAM, che gestisce il mega depuratore di Gioia Tauro dove vengono trattati i reflui fognari del comune di Nicotera. Il sottoscritto, in qualità di capogruppo di Movi@Vento, ha fatto presente come in passato – e precisamente dal 2001 al 2016 – detta società ha lucrato indebitamente a danno delle casse dell’ente, cui ha fatto pagare corrispettivi non congrui (€ 196.000) perché calcolati erroneamente sulla base di una popolazione di 8.500 abitanti, mentre il numero effettivo era notevolmente inferiore. Soltanto dopo le segnalazioni del Movimento 14 luglio alla terna commissariale subentrata all’amministrazione Pagano, la convenzione era stata rivista riducendo i corrispettivi di circa 20.000 euro annui. Ha ricordato ancora il sottoscritto le opacità della IAM emerse in occasione della vicenda “Tempa rossa” (2016), che portò alle dimissioni dell’allora Ministra allo sviluppo economico Federica Guidi; e ha rimarcato che, dall’indagine della procura di Potenza era emerso, tra l’altro, che erano stati recapitati all’impianto di Gioia Tauro, che non era in grado di trattarli, rifiuti pericolosi derivati dalle trivellazioni petrolifere effettuate in Lucania e fatti viaggiare con codici CER taroccati. A tale storia si aggiunga ancora il sequestro della quarta linea dell’impianto operato nel 2015 a seguito dell’indagine nei confronti dell’azionista di maggioranza Michele Lico, all’epoca presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia. In aggiunta a quanto detto, numerosi sono i dubbi e le segnalazioni emersi in questi anni sull’efficienza dell’impianto e sui possibili inquinamenti delle nostre acque marine. Dubbi che postulano una presenza vigile da parte anche del nostro comune, che invece non ha mai acquisito i report delle analisi, interne ed esterne, operate sull’effluente dell’impianto, né ha mai accertato i quantitativi di reflui effettivamente conferiti.

Per tale motivo, il nostro gruppo si è astenuto dall’approvare la nuova convenzione ed ha annunciato che porterà all’esame di un prossimo Consiglio l’intera vicenda del rapporto con la IAM s.p.a,,  da esaminare in tutti i suoi aspetti al fine di riformulare una convenzione che garantisca al massimo il nostro comune sul piano delle prestazioni e dei correlativi corrispettivi; e che garantisca il nostro mare e la nostra salute.

Per il Gruppo Movi@Vento

Antonio D’Agostino

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