Si è conclusa al Bosco di Rosarno, con lo spettacolo finale a cura dei bambini, l’Estate Ragazzi 2023 .
Uno spettacolo, dove è stato fortemente veicolato il messaggio della pace, un forte no alla guerra, per costruire la civiltà dell amore. Un amore che deve essere riscoperto alla luce della fede, nel figlio di Dio, Gesù Cristo che ha donato la sua vita per la salvezza degli uomini.
35 animatori si sono presi cura dei più piccoli, circa 70 bambini, i principali protagonisti dell’estate, guidati dal parroco don Pasquale Ciano.
Il tema di quest’anno è stato “Tu x Tutti”, “chi è il mio prossimo”, incentrato sulla parabola del “Buon Samaritano” (Lc 10,29-37) che si prende cura dell’ uomo lasciato mezzo morto sul ciglio della strada.
Prendersi cura dell’altro vuol dire amare, ogni atto di amore dato ad ogni prossimo e un atto di amore fatto a Gesù.
“Tutto quello che avete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me” (Mt25, 40).
Le giornate del campo estivo sono state piene di momenti gioiosi, con giochi, canti e balli, non sono mancati i momenti della preghiera ed i momenti della formazione, con laboratori su tematiche molto importanti , esposti alla portata dei bambini, come la cura del creato, la cura di sé stessi, la cura dell’altro, ma soprattutto la cura che Dio ha di ciascuno di noi.
Molto partecipata e densa di emozioni è stata la passeggiata per la pace, dove tutti i ragazzi hanno promesso di farsi promotori e costruttori della “Civiltà dell’Amore”, in un mondo lacerato da tanto egoismo e tante guerre.
Una promessa che certamente non fermerà le armi ed i bombardamenti, ma che può cambiare le sorti del futuro delle nuove generazioni della comunità, che potranno essere promotori di pace e di amore.
Un amore che si diffonde e può cambiare tutte le cose, trasformando il male in bene.
Un’ educazione alla pace che rifiuta ogni forma di guerra e di violenza, che porterà i frutti nel tempo.
Don Pasquale Ciano che da due anni guida la Parrocchia Sant’Antonio del Bosco di Rosarno, afferma:
<<L’ estate ragazzi 2023 è stata una bella esperienza per i bambini e gli animatori della parrocchia.
Attraverso tutte le attività, abbiamo puntato sulla trasmissione dei valori importanti della vita.
Un’ esperienza educativa alla fede ed ai valori importanti di ogni uomo, per aiutare i bambini a mettere delle solide fondamenta, per costruire la loro vita futura.
Un messaggio forte è stato lanciato alle famiglie nella serata finale. La responsabilità educativa alla fede non può essere delegata alla chiesa, le famiglie sono i primi responsabili nel processo educativo, ai valori della fede dei propri figli.
La fede non toglie nulla all’uomo, ma rafforza le proprie capacità ed eleva l’uomo ad una maggiore dignità.
Dobbiamo crescere ancora , nonostante tutto il lavoro svolto in questi due anni. Si abbiamo reso bella la chiesa , abbiamo consumato tante energie per mettere in atto tante iniziative importanti, come l’estate ragazzi appena conclusa. Ma noi sappiamo che se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. La chiesa non è un luogo di aggregazione sociale di individui con i cuori divisi.
La chiesa è una comunità di fede, che costruisce i suoi rapporti, a partire dalla celebrazione dei sacramenti .
Non ci può essere chiesa senza Eucarestia, perché saremmo un gruppo di compagnoni senza alcun legame, dove ognuno coltiva il proprio orticello, senza pensare agli altri.
Senza l’ Eucarestia vissuta, l’ altro diventa un nemico , un concorrente, da abbattere.
L’Eucarestia ci rende fratelli , non come Caino e Abele , ma come fratelli che sanno vivere il comandamento dell’ amore, senza invidie, gelosie. Un amore che deve essere riscoperto alla luce della fede. Senza Eucarestia non ci può essere la chiesa>>
Questo è il messaggio forte del parroco, che sin dal suo arrivo, due anni fà(il 4 agosto memoria del Curato D’Ars San Giovanni Maria Vianney) nella parrocchia Sant’Antonio di Padova al Bosco, si è impegnato attivamente per un totale rinnovamento della stesa, anche a livello strutturale, attraverso lavori di restauro ed abbellimento.
Don Pasquale Ciano, ha poi sottolineato che:<< Bisogna farsi plasmare dalla parola di Dio per essere portatori di pace e di amore. Costruire un comunità di fede, vuol dire partecipare alla Messa la domenica, uscire dal proprio mondo per incominciare ad entrare nel mondo di Dio, che fa incontrare con il fratello e che ti invita ad amarlo senza pregiudizi, senza sospetti. Il sospetto viene dal peccato. Bisogna rompere questo cerchio di morte che impedisce di fidarsi del proprio prossimo>>.