Pubblichiamo la missiva nella sua stesura integrale
“Egr. Sigg. Sindaci
Il nostro territorio soffre una perenne crisi idrica e già da anni rivendichiamo l’attivazione della Diga sul Metramo in Galatro e S. Pietro di Caridà (RC), realizzata da 40 anni, collaudata da oltre 13 e per la quale si spendono circa 200.000 € annui per la sua manutenzione.
Abbiamo già rivolto numerosi inviti ad intervenire al Ministero, alla Regione, al Consorzio di Bonifica di Rosarno (Ente gestore della Diga) ed alla Città Metropolitana.
A tutt’oggi non si riesce a comprendere come mai un’opera di civiltà ed alta valenza strategica, risolutiva per lo sviluppo agroindustriale, il turismo e per sconfiggere l’atavica penuria d’acqua di cui soffrono quasi tutti i centri della Calabria, non venga completata e utilizzata, ed anzi si assiste ad un’inerzia ingiustificabile come se tale opera sia totalmente caduta in un colpevole dimenticatoio.
Non Vi nascondiamo che la nostra coscienza si indigna di fronte a questo inconcepibile stato di cose che ci penalizza sotto ogni punto di vista. Sia per le opportunità che sono già andate perse in 40 anni per il mancato utilizzo di questa eccezionale infrastruttura, sia per l’insostenibile ed umiliante condizione di abbandono e arretratezza in cui viene tenuta la ns. agricoltura (tanti agricoltori sono infatti costretti a pompare – a caro prezzo – acqua sempre più in profondità, ed ormai pescano acqua salmastra che sta bruciando agrumeti, impianti da frutta, ortaggi, fiori).
Tutto ciò sta contribuendo ad accelerare anche l’abbandono delle nostre zone interne, l’affossamento di quel timido turismo ecologico-culturale che stava lentamente profilandosi, la sofferenza di quelle poche attività produttive esistenti, l’impossibilità di insediarne di nuove e la chiusura di attività commerciali e servizi importanti.
Il risultato è che questo stato di cose costringe gli agricoltori ad abbandonare le colture, ormai costose e non più redditizie, a deprimere le esili attività produttive presenti e ad impedirne l’insediamento di nuove, a soffocare la timida domanda di turismo, a costringere i ns. giovani ad emigrare in massa per mancanza di lavoro.
Tutto ciò sta trasformando il ns. territorio e la Calabria in un ospizio per anziani, e senza che la classe politica e le Istituzioni muovano un dito per invertire questa drammatica condizione di sottosviluppo sempre più accelerato.
Vogliamo che i Sindaci aprano un dibattito politico su questa vicenda e che sollecitino le Istituzioni superiori per eliminare le cause che impediscono la messa in esercizio di questa infrastruttura. Vogliamo conoscere inoltre i soggetti, politici e burocratici, responsabili della sua realizzazione, sapere se è stato fatto tutto il possibile per superare questa paralisi, se si possono ottenere i finanziamenti del PNRR e/o del FSC e del POR Calabria per completare le opere necessarie ed i tempi, rapidi, per vederne il suo utilizzo.
Opere che consistono essenzialmente nel : 1) completamento della galleria di adduzione (per la quale esistono inutilizzati da quasi 20 anni 26,5 MLN di €); 2) progettazione e finanziamento per realizzare la rete di distribuzione delle acque per irrigare almeno 20.000 ettari di terreni agricoli; 3) fornire acqua potabile ai 33 centri abitati della CITTA’ DELLA PIANA; 4) garantire la fornitura di acqua alle attività produttive; 5) realizzare il progettato impianto antincendio sulle colline delle Serre e dell’Aspromonte (per eliminare il fenomeno degli incendi che distruggono i ns. boschi!); 6) realizzare le due previste centrali idroelettriche a valle della Diga per la produzione di energia rinnovabile, vera risorsa ecosostenibile per rilanciare le attività produttive.
Rivolgiamo un appello alle SS.VV.II. a voler cortesemente mettere l’argomento all’Od.G. di una vostra prossima Assemblea per sbloccare questa assurda situazione e porre finalmente le condizioni, partendo da acqua e energia, per avviare lo sviluppo socio-economico della “CITTA’ DELLA PIANA” e dell’intera Calabria.
Fiduciosi che Vi attiverete con l’urgenza che la drammatica crisi idrica richiede, nel restare in attesa di un cortese cenno di riscontro alla presente, auspichiamo che vogliate effettuare con noi un sopralluogo sul sito della Diga (molti Sindaci non ne conoscono neanche l’esistenza !) per esporVi nei dettagli la situazione e consegnarVi il Dossier da noi redatto.
Vi ringraziamo anticipatamente e Vi rivolgiamo i ns. più distinti saluti”.
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