Michele Conìa: partecipo al digiuno collettivo a staffetta di un giorno, oggi lunedì 12 maggio, un atto simbolico per chiedere al Parlamento di non convertire in legge il DL Sicurezza

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Michele Conìa: partecipo al digiuno collettivo a staffetta di un giorno, oggi lunedì 12 maggio, un atto simbolico per chiedere al Parlamento di non convertire in legge il DL Sicurezza.

Michele Conia, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace rende noto che : “Su impulso di don Luigi Ciotti, che ha esortato a intraprendere il digiuno contro le leggi ingiuste, aderisco convintamente alla catena di solidarietà e all’appello lanciato congiuntamente dall’ ex sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone (in digiuno dal 13 aprile al venerdì prima di Pasqua), e  dalle associazioni A Buon Diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, Cnca, Forum Droghe, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti che invitano a partecipare al digiuno collettivo almeno per un giorno, praticandolo oggi, lunedì 12 maggio. Il digiuno a staffetta contro il decreto Sicurezza, ha avuto inizio il 29 aprile e si concluderà il 30 maggio, vigilia di una grande manifestazione a Roma sulla scia del partecipatissimo corteo dello scorso 22 febbraio. Con questa forma di protesta non violenta e pacifica,  intendo unirmi agli oltre 200 giuspubblicisti,  associazioni e parlamentari che  hanno sollevato questioni di costituzionalità, denunciando l’approvazione di un provvedimento che limita gravemente lo spazio civico, criminalizza il dissenso e mette a rischio i diritti fondamentali. Il Decreto Sicurezza, approvato in Consiglio dei Ministri e sottratto al dibattito parlamentare, prevede 14 nuove fattispecie di reato e  9 nuove aggravanti.  A tal proposito, l’Unione delle Camere Penali e l’ASM, auditi in Commissione Giustizia e Affari Costituzionali, hanno ravvisato dubbi di legittimità. Anche l’ONU ha bocciato il provvedimento  del governo. Infatti, gli esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione per il recente Decreto Sicurezza con due pronunciamenti , a dicembre e ad aprile, sostenendo  che questo decreto contiene disposizioni non in linea con il diritto internazionale dei diritti umani, così come stabiliti dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici.  Aderire al digiuno collettivo a staffetta di un giorno è un atto simbolico con cui voglio contribuire a denunciare un dispositivo che aumenta le disuguaglianze e restringe i diritti, colpendo al cuore la democrazia: tra i suoi contenuti più gravi vorrei segnalare la criminalizzazione delle povertà e delle manifestazioni pacifiche del  dissenso, anche in carcere e nei CPR, la reclusione di donne incinte o con bambini piccoli negli ICAM, con la minaccia di separare i bambini dalle madri come sanzione disciplinare. Al contrario bisognerebbe concentrarsi sulle vere emergenze del Paese: lavoro, sanità, istruzione e giustizia sociale”.

Michele Conia, avvocato, sindaco di Cinquefrondi (RC) e consigliere metropolitano della città metropolitana di Reggio Calabria, delegato ai Beni Confiscati, Periferie, Politiche giovanili e Immigrazione e Politiche di pace

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