L’ultima sparata “secessionista” è di questa giornata caratterizzata da forte soleggiamento. L’assessore a non so che, Antonio La Malfa, prepara la polpetta a Fratelli D’Italia, essendo da poco approdato nel partito dopo una lunga e attiva militanza con l’estrema destra di Forza Nuova.
Stamattina su Facebook la Malfa ha postato il seguente appello: <A volte la gestione di un territorio, diventa complicato a causa della sua ampiezza e per le poche risorse disponibili. Ecco il perché sarebbe opportuno valutare la creazione di un altro Ente Locale autonomo che possa liberamente gestirsi e svilupparsi secondo i criteri stabiliti dalla legge. Voglio lanciare questa provocazione, a mio modesto parere la frazione necessita di maggiore autonomia di gestione e soprattutto di un piano di sviluppo separato rispetto a tutto il territorio, ed ovvio ed evidente che le risorse per sviluppare entrambi gli agglomerati urbani, non ci sono. Quindi: Nicotera Marina Comune si o comune no?>
Per rendere più istituzionale la cosa, posta anche uno screenshot: <Cosa prevede la legge italiana?> E via con una serie di citazioni legali a sostegno del suo sogno secessionista. Tra i 27 partecipanti all’invito social alcuni lo hanno già indicato come il sindaco della Nicotera Marina… secessionista.
Viene da dire in che mani siamo?… Cita leggi ma non le legge. Un classico di ignoranza legislativa tipica dell’amministratore fluido di questi tempi.
Ma la domanda sorge spontanea: Cosa ne pensa Fratelli d’Italia? Proprio per stasera hanno organizzato un incontro di zona come partito a Nicotera con la partecipazione di La Malfa e di un Assessore regionale che, se leggerà per tempo il post, di sicuro diserterà la seduta.
A rispondere sullo stesso social a La Malfa, è la solita e famosa “Pinuccia” che, con intelligenza e arguzia, gli fa notare <ma Nicotera quando mai ha avuto problemi di gestione? Non si è mai ammazzato nessuno di fare grandi cose per Nicotera figurati le frazioni? Oggi solo a Comerconi e Badia si fa qualcosa, per il resto tutto un abbandono, fanno finita di cominciare qualcosa e poi abbandono assoluto, inutile uscirsene fuori con le cazzate, scusami il termine, ca nessunu simu scemi, di cose utili e concrete qui è da sei anni che non ne vediamo…..anzi, nemmeno le voragini che ci sono in giro mettono a posto…>
Come dire: “Colpito e affondato”.
Ma il sogno di “secessione” lo facciamo infrangere in un sol colpo di sole, leggendo la norma… dopo aver cliccato la ricerca tramite la “Deficienza Artificiale” che spiega: <La frazione di Nicotera Marina, con circa 2000 abitanti che chiede di diventare un comune autonomo, non ha possibilità di successo. La legge italiana prevede che la costituzione di nuovi comuni richieda una popolazione minima 10.000 abitanti salvo casi di fusioni con minimo 5.000 abitanti. Inoltre, la frazione deve dimostrare di avere risorse sufficienti per gestire i servizi pubblici. Deve essere dimostrato di avere mezzi sufficienti per garantire i servizi pubblici essenziali. La richiesta può essere presentata dalla Giunte regionale, corredata da un progetto di delimitazione territoriale, viene esaminata da una commissione nominata dall’Assessore regionale agli Enti locali. I Comuni interessati devono esprimere un parere motivato sulla richiesta. Infine, la Regione delibera sulla proposta.>
Insomma, la sfortunata Nicotera è costretta ancora a rimanere unita con le sue …fazioni.