Sellia. Un paese musealizzato, esempio della cultura del fare.

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Sellia è  uno tra i cosiddetti  piccoli comune in Calabria il cui ha un rapporto abitanti/ strutture museali o espositive è da record  di Guinnes dei Primati. Difatti ogni 60 abitanti vi è una realtà culturale esistente. Sellia  potrebbe fregiarsi del titolo di comune europeo con il più alto tasso di spazi culturali offerti al pubblico. Sellia, tra i tanti borghi medievali della Calabria, è di 596 abitanti dell’entroterra catanzarese chiamati, Seliesi. Tra i vicoli e le viuzze di questo “borgo-museo” emergono tanti piccoli ma originali  punti di incontro culturale, che formano  una rete museale voluta dal sindaco Davide Zicchinella, giovane pediatra prestato alla politica. Nasce così lo Smoss, acronimo di Sistema museale e degli opifici storici di Sellia che comprende un museo dedicato interamente ai bambini (Mu.Se.BA), il Museo del Fumetto e l’Eco-Museo all’aperto. A breve aprirà il Museo della Scienza e della Terra con resti in fossili di diverse specie di dinosauri, campioni di sabbie (oltre 3000) provenienti da gran parte dei mari, degli oceani e dei deserti della Terra ed alcuni frammenti di meteoriti. Oltre ad alcuni antichi opifici della civiltà rurale.

Il frantoio rappresenta una testimonianza della cultura contadina, musealizzata all’interno del medesimo territorio in cui si è sviluppata. Vi si possono ammirare le diverse attrezzature che attestano il ciclo dell’olio. II centro storico si caratterizza ulteriormente per il palazzo nobiliare dei Placida. L’edificio storico risale molto probabilmente al XVIII secolo.
La singolare strutturazione del borgo antico con le case arroccate una all’altra gli conferisce, infine, il caratteristico aspetto di un presepio.

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