Comune di Pizzo Calabro e Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico dell’Università di Reggio Calabria assieme per lo sviluppo della città.

Nessun commento Share:

Con deliberazione n. 37/2018, l’amministrazione comunale di Pizzo Calabro guidata dal sindaco Gianluca Callipo, ha approvato un accordo di collaborazione con il Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico (PAU) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Il Dipartimento PAU, infatti, lo scorso 20 febbraio, aveva inoltrato al Comune di Pizzo Calabro una nota di presentazione delle attività svolte in merito alla promozione, al sostegno ed all’accompagnamento di azioni innovative per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale storico calabrese e per lo sviluppo Locale. Presso il Dipartimento stesso infatti, opera il Laboratorio di valutazioni economico-estimative (LaborEst) che svolge studi e ricerche finalizzate al supporto e alla sperimentazione di modelli di sviluppo locale e attività di ricerca e di trasferimento di conoscenza scientifica nel campo della valorizzazione del patrimonio identitario, anche attraverso l’elaborazione di strumenti di pianificazione strategica e progettazione integrata, tra le quali è il caso di ricordare a) Il  Piano Strategico di Bova Marina; b) le Linee Guida per il recupero del borgo di Pentidattilo; c) il trasferimento al territorio di knowhow per il riavvio della produzione della calce storica di Palizzi; d) i Codici di Pratica per il Recupero dell’Area Grecanica; e) il cantiere scuola per il recupero de11a “Casetta Grecanica” a Bova; f) gli Ecodistretti rurali per la Provincia di Reggio Calabria; g) la proposta all’UNESCO per l’inserimento dell’Area Grecanica tra il Patrimonio Mondiale dell’Umanità h) gli studi di prefattibilità, con l’ANCE di Reggio Calabria, per la realizzazione di interventi di interesse pubblico con il coinvolgimento di capitali privati; i) i PISL “Slow life” e “Banca del Tempo e delle Esperienze’’ per i Comuni di Gerace (capofila), Agnana, Antonimlna, CanoIo, Ciminà e Mammola; l) il Piano di Gestione per le Aree archeologiche di Bova Marina’Lazzaro’Monasterace e Mileto. Sempre lo stesso LaborEst, svolge infine alcune delle proprie attivita di ricerca in sinergia con lo spin off “Urban Lab” e con ICOMOS Italia, che hanno attivato l’apposito Centro Ricerche su Piani e Modelli di Gestione del Patrimonio Culturale “Roberto Di Stefano”’.

Obiettivo dell’accordo è 1) la valorizzazione del patrimonio culturale storico, architettonico, archeologico e ambientale presente sul territorio napitino; 2) la redazione di strumenti di pianificazione strategica e la progettazione integrata, finalizzati alla valorizzazione delle risorse identitarie presenti nel proprio territorio; 3) la realizzazione di attività di animazione territoriale finalizzate a stimolare e a orientare gli investimenti e le trasformazioni urbane e territoriali, favorendo il coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione di interventi di interesse pubblico; 4) predisporre proposte coerenti con gli obiettivi degli strumenti di pianificazione strategica  e progettazione integrata, a valere su bandi emanati dalla Regi0ne Calabria o da altri soggetti, locali, nazionali o comunitari; 5) l’elaborazione di eventuali criteri e linee guida di intervento per il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, in particolare del patrimonio storico; 6) l’emanazione dei bandi di gara e dei relativi disciplinari per il conferimento di incarichi connessi con le attività del presente accordo.

Il Dipartimento PAU affiderà la responsabilità scientifica delle attività previste dall’accordo al prof. Francesco Calabrò e alla dott.ssa Lucia Deua Spina, direttore del LaborEst.

Allo scopo di favorire la partecipazione dei cittadino, delle associazioni e degli imprenditori e sviluppare così in maniera più efficace e le attività da svolgere il LaborEst, in sinergia con Centro ricerche “Roberto Di Stefano” attiverà un laboratorio urbano.

Al fine di sostenere le attività previste dall’accordo, il comune di Pizzo calabro, erogherà al Dipartimento PAU un contributo proporzionato agli investimenti che scaturiranno da tali attività. Le risorse necessarie per l’erogazione di tale contributo, verranno accantonate all’interno delle previsioni finanziarie dei Quadri Economici delle singole proposte. Nel caso di interventi infrastrutturali, nell’ipotesi che le spese tecniche siano ammissibili nella misura massima del 12%, il contributo in questione sarà pari al 3% dell’ammontare dei lavori e sarà riconosciuto al Dipartimento PAU solo in caso di finanziamento anche parziale degli interventi previsti. In tal caso, la ripartizione di massima delle spese a carico del comune sarà la seguente: a) Spese amministrative del Comune (gare,collaudi, RUP, assistenti ecc.) = 2%; b) Parcelle professionisti incaricati dal comune = 7%; c) Contributi per attività di ricerca=3%.

 

Condividi questo Articolo
Previous Article

Sono già 12 i comuni vibonesi che hanno manifestato interesse verso il programma “WiFi4EU” che finanzia il wi-fi libero in spazi pubblici.

Next Article

Serra San Bruno: 200mila euro al Comune per la realizzazione di un impianto di depurazione.

You may also like