A Joppolo si “parla” ancora di debiti!

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Non sembra avere fine la diatriba fra maggioranza, opposizione ed ex amministratori relativa ai debiti del Comune. Adesso, i toni si alzano e al dibattito politico interviene anche l’ex sindaco Salvatore Vecchio, “tirato in ballo” dall’ex primo cittadino Peppe Dato e dal suo vice Guido Ventrice.

“In questi giorni – afferma Vecchio – mi è capitato di leggere dichiarazioni che sono un inno alla bugia, pertanto, è necessario fare alcune precisazioni utili per tentare di sollevare l’Ente dal pantano. La pubblica amministrazione parla con gli atti e non con gli sproloqui di bugiardi incalliti”.

Secondo l’ex amministratore la situazione debitoria dell’Ente si aggirerebbe intorno ai sette milioni di euro al netto dei mutui per investimento, di quei mutui, cioè, che nell’arco di un trentennio “e in modo del tutto marginale nel corso della mia sindacatura – afferma – sono serviti per realizzare opere di civiltà come scuole, acquedotti, rete fognarie, impianti di depurazione, strade, pubblica illuminazione, cimiteri”. La pubblica amministrazione, secondo Vecchio, parlerebbe con gli atti, deliberazioni, determinazioni “e non con gli sproloqui di bugiardi incalliti. Atti alla mano – evidenzia –, si può dire che durante la mia sindacatura non è stata assunta alcuna spesa in mancanza di legittima imputazione nel bilancio di riferimento. E’ quanto emerge dai conti consuntivi delle gestioni 2010 e 2011 (quest’ultima gestione mi riguarda per 5/12esimi) e in quelli successivi, proposti per l’approvazione o dalla giunta targata Peppe Dato o dalla commissione straordinaria e regolarmente approvati dagli organi competenti; risulta anche da quei rendiconti di gestione che gli esercizi che mi riguardano sono stati chiusi con avanzi di amministrazione e non con disavanzo.  Sbaglia anche chi sostiene che nell’elenco dei debiti allegato alla relazione del responsabile del servizio finanziario del 3 marzo 2015 sia stato indicato alcun riferimento temporale”.

salvatore-vecchioAttingendo sempre agli atti, l’ex amministratore sostiene che con istanza dell’aprile 2013, a firma congiunta del sindaco Dato e del responsabile finanziario, veniva chiesta alla Cassa depositi e prestiti  un’anticipazione di liquidità per l’importo di 1milione e mezzo di euro, finalizzata “per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili  maturati alla data del 31 dicembre 2012, ovvero di debiti per i quali è stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine”.Il che vuole dire – dichiara Vecchio – che dalla ricognizione dei debiti maturati alla data del dicembre 2012, fatta dal responsabile finanziario del tempo, dopo due anni dall’insediamento di Dato, era risultato che i debiti maturati al 31 dicembre 2012, e non al 17 maggio 2011, data di scadenza del mio mandato, ammontavano ad 1milione e mezzo di euro! Ebbene, per comodità dialettica, mi assumo per un solo istante la responsabilità di questi debiti, anche di quelli maturati dopo il 17 maggio 2011, ma torna spontanea la domanda: e gli altri debiti che, a mio parere, si aggirano intorno a 5milioni e 400mila euro a chi vanno intestati?”

Ci sarebbe, sempre per l’ex sindaco, un argomento dirimente “i mutui dei quali ci occupiamo – afferma –, vengono concessi ai Comuni dalla Cassa depositi e prestiti  per fare fronte alla momentanea mancanza di liquidità, la quale nel nostro Comune è dovuta all’incapacità dell’apparato di riscuotere i crediti vantati dall’Ente. E non è un caso, per esemplificare il discorso, che i cittadini di Joppolo, dopo il gran pasticcio della Tari 2014, devono ancora pagare, in mancanza delle letture dei contatori, le fatture  relative alla fornitura dell’acqua e i canoni relativi alla depurazione afferenti a quattro annualità, nonché la Tari  2015 e 2016. Giova anche dire che, non valendo un fico secco i pseudo accertamenti inviati nel 2013 con la posta privata piuttosto che con il servizio postale universale, devono ritenersi prescritti alcune annualità Ici, Imu, ecc., mentre c’è chi continua a pagare anche inconsapevolmente meno del dovuto o chi non paga del tutto. A siffatta incapacità si è ovviato percorrendo la strada ritenuta più agevole, ma dannosa per i cittadini, della utilizzazione di somme non indifferenti a destinazione vincolata, fra le quali quelle non disponibili in termini di cassa e, tuttavia, impegnate per rendere agibile il campo sportivo, senza ricostruirne in cinque anni la consistenza.

La terza anticipazione di liquidità sarebbe stata corrisposta, per Vecchio, dalla Cassa depositi e prestiti per il pagamento dei debiti maturati alla data del 31 dicembre 2013, mentre la quarta, quella richiesta per ultima dall’amministrazione Dato ed ammontante a circa 1milione 600mila sarebbe stata chiesta e concessa dalla Cassa depositi e prestiti per il  pagamento dei debiti maturati al 31 dicembre 2014. “Tutto questo – evidenzia Vecchio – vuole dire due cose abbastanza semplici, che i debiti maturati al dicembre 2013 e al dicembre 2014 non possono essere imputati a me che dal 17 maggio 2011 ho ricoperto la carica di consigliere comunale di minoranza e non più quella di sindaco e che con le ottenute anticipazioni di liquidità l’Ente avrebbe dovuto azzerare la situazione debitoria. Invece…è tutto un altro film!”

Vecchio auspica che di questo argomento se ne possa discutere in una seduta del consiglio comunale aperta al pubblico. “Gli atti amministrativi – conclude – dicono che durante la sindacatura Dato in più occasioni l’opposizione ha denunciato al consiglio comunale che le risultanze dei bilanci e dei rendiconti della gestione non erano veritiere e che veniva fatto un uso distorto dei residui; che la minoranza ha chiesto almeno sei volte la riunione del consiglio comunale per discutere della grave situazione finanziaria dell’Ente “sull’orlo del dissesto”, proponendo inutilmente correttivi; che la riunione del consiglio comunale del marzo 2016, quella in cui è stata discussa la relazione del responsabile finanziario, si è conclusa con l’unanime, ma inutile decisione di riprendere l’argomento ed adottare decisioni entro  aprile 2016. E’invece accaduto che il consiglio comunale, pur convocato in quel mese, non si è più interessato di tale argomento, che il consiglio comunale aveva ritenuto vitale per il Comune di Joppolo”.

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