Continua il calo della popolazione cittadina, nel quadro di una regione e di un Mezzogiorno d’Italia, che vedono anche essi accettuarsi il flusso migratorio e il calo delle nascite. la semestrale relativa al periodo gennaio- giugno 2016, resa nota poche settimane fa dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) non lascia purtroppo spazio ad interpretazioni positive. il Mezzogiorno lascia sul terreno un saldo negativo di oltre 29000 presenze – saldo a cui peraltro, vanno aggiungersi le perdite registratesi nelle Isole – di cui 4448 dalla sola Calabria.
Le cose non vanno bene neanche in provincia di Vibo, che perde 511 abitanti nell’arco dell’intero semestre e non vanno bene a Nicotera dove a fronte delle 13 nascite si registrano ben 37 decessi – con un saldo naturale negativo di 24 unità – e rispetto ai 31 nuovi iscritti all’anagrafe comunle si registrano per altro verso 58 cancellati – con un saldo migratorio di 27 unità. Il calo complessivo della popolazione cittadina nell’arco del semestre è quindi di complessive 51 unità.
Rispetto alla prima semestrale del 2015 – dove il saldo naturale era stato negativo per 17 unità e quello migratorio era stato anch’esso negativo per 29 unità – si registra quindi una perdita di cinque unità. I dati dei due mesi successivi, già resi disponibili dall’ISTAT stesso – quelli di luglio e agosto – confermano e amplificano poi il trend negativo in atto e ora le 75 unità perdute nei primi otto mesi di quest’anno superano le 67 perdite dell’intero 2015. Un dato che non può non far riflettere. Complessivamente la popolazione nicoterese si attesta ora sulle 6215 unità.
Questa volta almeno – si fa per dire – siamo in buona compagnia, poichè tutti i principali centri del vibonese registrano delle perdite. I motivi sono quelli di sempre: da un lato la scarsa natalità e l’alta mortalità e dall’altro l’emigrazione di chi scappa cercando di costruirsi una vita migliore.
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