Epifania da brivido, potremmo, dire questa del 2017 dove non accenna a placarsi l’ondata di maltempo che da ieri sta flagellando sopratutto le regione meridionali della penisola.
Particolari disagi si registrano in Abruzzo e Molise, mentre le temperature hanno raggiunto livelli decisamente polari nella Sicilia nordorientale, in alcune zone della Calabria, nella Puglia, nelle Marche, in Abruzzo e in Basilicata. La protezione civile, segue l’evolversi della situazione 24 ore su 24 e lavora per ridurre i disagi di questo picco di maltempo.
Salgono intanto ad otto le vittime del freeddo intenso. A Capriano di Monza è deceduto per ipotermia, un pensionato di 81 anni affetto da Alzheimer che era scomparso dalla propria abitazione nel tardo pomeriggio di ieri e che avendo probabilmente perso l’orientamento, col sopraggiungere del buio, non è riuscito a rientrare. nella zona sud di Milano, precisamente in via Antegnati, è stato trovato morto, probabilmente per assideramento, un clochard polacco di 66 anni. Un altro clochard polacco di 49 anni è deceduto infine a Firenze, sempre per assideramento, in un giardino sito tra Lungarno Santa Rosa e le mura di San Frediano.
I disagi sono sopratutto concentrati al Centro-sud. Bari si è svegliata questa mattina sotto una insolita coltre di neve che ha richiesto l’interveto dei mezzi spargisale. Difficoltà si segnalano soprattutto verso l’interno ed in particolare nella zona della Murgia, verso Altamura, mentre continua a nevicare su tutto il Salento, con problemi al transito sulla Gallipoli-Lecce e sulla superstrada tra Brindisi e Lecce. Neve e ghiaccio un po’ su tutta la Capitanata con temperature che hanno anche sfiorato i -10 in particolare sui Monti Dauni e sul Gargano.
Problemi si registrano anche in Calabria dove la prefettura di Reggio sconsiglia di mettersi in viaggio e dove la neve ha fatto la sua comparsa nell’Alto jonio cosentino, nella Piana di Gioia tauro e nel reggino (nella Locride risultano innevate anche le spiagge) e temperature polari fino a -17 si sono registrate nella Sila.
Anche le zone del Centro italia colpite dal sisma sono innevate, così come gran parte dell’Umbria, in particolare la provincia di Perugia (il problema principale in queste zone sono le lastre di ghiaccio che nella notte si sono formate sulle strade interne, e rallentano la circolazione), mentre le Marche sono spazzate da un vento gelido che ad Ancona ha raggiunto gli 80 km orari portandosi via tegole, alberi e coperture di impianti fotovoltaici.