Dimensionamento scolastico, Niglia contesta la Regione

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nigliaLe polemiche sul Piano di dimensionamento scolastico 2017/2018 mantengono toni alti. Dopo gli interventi critici di sindacati, dirigenti e sindaci, prende posizione lo stesso presidente della Provincia Andrea Niglia per contestare formalmente l’operato della Regione. Sorpreso dalla tempestività con cui la dirigente del Settore politiche Istruzione Sonia Tallarico, ha passato al vaglio il Piano bocciando le poche novità in esso contenute, prende carta e penna e scrive al governatore Mario Oliverio, nonché al presidente del Consiglio Nicola Irto e agli assessori Antonio Viscomi e Federica Roccisano, per esternare il suo pensiero sulle stranezze dell’iter seguìto dal Piano. Nel lamentare, in particolare, che la nota con cui la Tallarico comunicava i rilievi adottati si era impigliata nella rete mediatica prima ancora di arrivare sul suo tavolo, Niglia sottolinea come la stessa dirigente, modificando il Piano, <si sia assunta un potere di stretta competenza della giunta regionale>. Peraltro, essendo la sua nota finita sui giornali prima ancora di pervenire alla Provincia, ci si troverebbe di fronte a <un’evidente scorrettezza istituzionale>.

olivieroMa le contestazioni investono aspetti molto più importanti. Niglia, infatti, rimarca il fatto che il consiglio regionale ha approvato gli indirizzi relativi al dimensionamento della rete scolastica solo lo scorso 25 ottobre per cui <il cronoprogramma riferito al 2016 non è potuto essere preso in considerazione in quanto successivo ai primi adempimenti dallo stesso previsti> specialmente per quanto riguarda i tempi per l’adozione degli atti da parte dei Comuni. La Provincia, a tutela dell’interesse pubblico e <stante l’impossibilità a poter rispettare alla lettera le contingenze temporali e procedimentali segnate nelle linee guida> ha egualmente varato il Piano. In ogni caso, poichè <i rilievi formulati dalla Regione attengono alla casistica di proposta formulata in difformità agli indirizzi regionali> e quindi si rende possibile <l’assegnazione di un termine per provvedere> soprattutto in presenza della <illegittima presa di posizione del dirigente del Settore>, Niglia contesta la nota a firma Tallarico in quanto non assegna alla Provincia il termine previsto per rispondere ai rilievi formulati.

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