Mentre sulla costa, da Nicotera a Tropea fiocanno le proteste sull’emergenza idrica c’è chi lavora per porre le basi verso la graduale indipendenza dalla Sorical. E’ il caso di Serra san Bruno dove si apprende la notizia che i lavori di “potenziamento del sistema idrico comunale – primo passo importante per consentire anche l’affrancamento dall’approvvigionamento dal famigerato invaso Alaco – sono stati finalmente aggiudicati.
I lavori erano stati banditi nel novembre del 2015 – quando alla guida del comune c’era la giunta Rosi – con una gara con procedura aperta, con l’obiettivo di mettere mano alle condotte idriche, ad alcuni pozzi e serbatoi comunali, in maniera da effettuare dei necessari interventi di manutenzione, ma soprattutto per riuscire ad intercettare qualche litro in più dalle sorgenti pubbliche site nel territorio cittadino.Ma il procedimento, bandito con il meccanismo delle offerte al ribasso e con un importo complessivo dei lavori di 193mila euro (comprensivi di costo per il personale e oneri di sicurezza non soggetti a ribasso), ha poi conosciuto una lunga fase di stasi lunga un anno e mezzo terminata pochi giorni fa quando il responsabile unico del procedimento, ha finalmente emesso la determina di aggiudicazione dei lavori in via definitiva.
Ad aggiudicarsi l’appalto, con un ribasso percentuale offerto del 35% circa sull’importo originario, pari a 146mila euro è stata la società catanzarese (con sede a Migliuso) Condotte Srl che ha supearto la concorrenza delle altre 67 ditte partecipanti. I lavori – che dovrebbero concentrarsi in particolare su due impianti della rete pubblica: quello di località “Castagnari” (dove sarebbero previste ulteriori trivellazioni) e quello di località “Scorciatina” (dove si punterebbe, invece, al ripristino di un acquedotto collegato ad una serie di pozzi, abbandonato da qualche anno) – dovrebbero essere aviati entro questa primavera.
Una buona notizia in una regione da sempre assetata di acqua.
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