La Contromanovra finanziaria realizzata dal Coordinamento “Sbilanciamoci”.

Nessun commento Share:
“Sbilanciamoci!” è un movimento che si propone di “conoscere, discutere e analizzare criticamente i fatti dell’economia” e di “sapere tutto il possibile sul sistema economico nel quale viviamo, progettare tutto il possibile del sistema economico nel quale vorremmo vivere”. Ne fanno parte ong come Actionaid, Antigone, Emergency, Mani Tese, Wwf e molte altre. Ma anche Udu (Unione degli Universitari), Arci, Movimento Consumatori, Medicina Democratica. In tutto, le organizzazioni aderenti a questo movimento sono quarantasette.
Addesso questo movimento sostiene – dati alla mano – che trovare le risorse per costruire un’Italia più giusta, sostenibile e pulita è possibile e, prendendo in esame punto per punto la legge di bilancio 2017, propone addirittura una finanziaria alternativa, a saldo zero, da 40,8 miliardi di euro, composta da ben 115 proposte articolate su sette aree: fisco, lavoro, istruzione, ambiente, welfare, altraeconomia, pace e cooperazione internazionale.

La manovra propone di investirci quasi 200 milioni di euro. Innanzitutto, istituendo tre fondi per il commercio equo e solidale, l’economia soldale (1 milione ciascuno) e la riconversione ecologica delle imprese (10 milioni). Poi ci sono i due piani strategici, da 10 milioni ciascuno, per la piccola distribuzione organizzata e per la certificazione partecipata della qualità dei prodotti biologici. Infine c’è un grande progetto per lo sviluppo degli open data: banche dati aperte, fruibili da tutti (imprese, cittadini e istituzioni) per costruire un’Italia più trasparente e democratica e creare un mercato più competitivo e meno vulnerabile alla corruzione.

Si passa poi alle proposte del capitolo ambiente nel quale si propone di introdurre il carbon floor price, vale a dire una sorta di carbon tax in cui il valore dei permessi di co2 non può scendere al di sotto di una certa soglia, di aggiornare i canoni per le concessioni estrattive per petrolio e gas, eliminando tutte le esenzioni e di introdurre incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici da parte di famiglie e piccole imprese.

Nell’Italia immaginata da Sbilanciamoci! spazio poi all’ammodernamento e all’adeguamento di ferrovie e mezzi pubblici già esistenti, soprattutto al Sud e  agli interventi di prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, all’adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, alla difesa del suolo e alla manutenzione e rinaturalizzazione del territorio.

Ma il corposo documento indica analiticamente anche dove trovare le risorse: a) 4.1 miliardi dalla patrimoniale; b) 3.7 miliardi dalla cosiddetta “Tobin Tax”; c) 2.5 miliardi dalla mancata riduzione dell’Ires; d) 2.1 milradi dalla cosidetta digital tax; d) 2.0 miliardi da un più massiccio ricorso alla cosidetta moneta elettronica per contrastare l’evasione; e) 0.9 miliardi dalla rimodulazione della tassa di successione; f) 0.6 milardi dalla abolizione dei cosidetti super e e iper – ammortamento; g) 2.0 milardi dalla tax sui voli e sulle auto aziendali; h) 2.4 miliardi da un maggior introito Irpef sulle cosidette rendite finanziarie; i) 1.4 miliardi da altre entrare.

 

 

Condividi questo Articolo
Previous Article

Da fine marzo cancellati i voli sulla tratta Lamezia- Roma della Ryanair

Next Article

Vibo: Scuticchio fa retro-front ma non si placano le polemiche.

You may also like