Per completezza di informazione, nel nostro articolo “Domani 15 gennaio 2017, il Movimento 14 luglio di Nicotera sarà ospite su Rai 1 nella trasmissione l’Arena di Giletti” pubblicato alle ore 18.00 circa del 14 gennaio, avevamo scritto che oltre ai rappresentanti del Movimento 14 luglio Arturo Lavorato e Ing. Tonino Dagostino, “Saranno presenti in studio anche la cronista Enza Dell’Acqua del Quotidiano del Sud assistita dall’avvocatessa Lia Staropoli(*)…”
Alle ore 22.44 Enza Dell’Acqua pubblicava il seguente post su Facebook:” Sono stata invitata nella trasmissione l’Arena di Giletti,…Mi risulta siano presenti anche don Francesco e due esponenti del Movimento 14 luglio. Non sono accompagnata da avvocati difensori…”
Prendevamo atto della notizia e immediatamente pubblicavamo la seguente nota inserita in grassetto, a piè di pagina, nello stesso articolo, pubblicato appena 4 ore prima: “(*) da una nota non chiara su social network delle 22.45, apprendiamo che l’insistente notizia circolata nel pomeriggio, che dava per presente anche l’avvocatessa Lia Staropoli all’Arena di Giletti, sembra di capire che non sarà presente, per assistere la cronista Enza dell’Acqua, ma potrebbe invece esserci sotto altra veste, ad esempio come Presidente di “ConDivisa”. In ogni caso la presenza sarebbe apprezzata, se non altro, per la sua riconosciuta attività a favore delle Forze dell’ordine. “
Precisiamo questo aspetto in quanto l’Avv. Lia Staropoli ha inviato in via informale, un lungo sms nella bacheca personale di facebook che pubblichiamo le parti inerenti, perché nostro compito è fare informazione.
Mediterraneinews ha esercitato un diritto di cronaca nello scrivere che voci insistenti davano per certo il fatto che :“Saranno presenti in studio anche la cronista Enza Dell’Acqua del Quotidiano del Sud assistita dall’avvocatessa Lia Staropoli(*)… notizia ripresa prontamente e correttamente riportata nello stesso articolo, dopo la nota delle 22.44 della cronista Enza Dell’Acqua.
Altresì, abbiamo volentieri citato il suo libro “La Santa Setta” e il suo concetto di “Consenso sociale”. Libro e concetto che apprezziamo.
Il riferimento al concetto di “società liquida” del sociologo e filosofo Zygmunt Bauman, scomparso appena sei giorni prima, esattamente il 9 gennaio, è riferito al “conduttore” Giletti. Conoscendo la ormai nota linea editoriale della trasmissione “l’Arena di Giletti”, abbiamo immaginato anche il finale della trasmissione, specificando che, comunque, aldilà di qualsiasi altro concetto valido e propositivo contenuto nel libro “La Santa Setta” o nello stimolante concetto antimafia di “consenso sociale”, oggi ci troviamo in una “società liquida”. Società in cui, secondo Bauman il popolo viene identificato nella vita liquida, che cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri. In tal modo, in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l’essere umano.
Ecco, questo, è il concetto che abbiamo voluto far comprendere al lettore comune.
No v’è dubbio, infatti, che tutti siamo e dobbiamo essere dalla parte dello Stato, delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, nonché di chi mette in gioco la propria vita per tutelare libertà e democrazia.
Lia Staropoli autore del libro “La Santa Setta”, sostiene che <Contrariamente a quanto viene affermato nel vostro articolo, il mio intervento alla trasmissione Rai l’Arena, da voi aspramente criticata, non era affatto previsto per il 15 gennaio, né in veste di legale difensore, né in veste di autore del libro “La Santa Setta”, né in veste di Presidente di “ConDivisa” e nemmeno in altre vesti”. Prosegue quindi, parlando di “consenso sociale” che ritiene a ragione “Uno dei fattori determinanti per l’esistenza della ‘ndrangheta…senza contare che molto prima di me, che non sono nessuno, lo hanno scritto e dichiarato autorevoli studiosi ed esperti magistrati. L’autore dell’articolo, dopo aver collegato la mia presenza alla illustrazione della nozione di consenso sociale, considera sbagliato portare all’attenzione dell’opinione la necessità di contrastare il consenso sociale ritenendo la nostra una “società liquida.>
<Non è utile – scrive l’avv. Lia Staropoli – anzi è dannoso giustificare coloro che prestano consenso sociale alla criminalità organizzata, talvolta in maniera del tutto consapevole. In una “società liquida”, invece è opportuno formare le coscienze ad arginare le infiltrazioni della mentalità mafiosa>
<Pertanto – prosegue l’avv. Staropoli – le associazioni che si propongono di contrastare ogni forma di illegalità, dovrebbero servire proprio a questo, a neutralizzare il consenso sociale sul territorio che assicura alle organizzazioni criminali mafiose, reticenza, controllo e informazioni. Trovo inoltre, fortemente pregiudizievole e diffamante associare al mio nome ad espressioni quali “professionista dell’antimafia” e “tragediatore”.>
Precisa, altresì, l’avv. Staropoli che <L’unica antimafia che conosco sono gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine e i Magistrati.>
Aggiunge ancora che<Anche il termine “tragediatore” si commenta da solo>.