Una Nicotera sempre più vecchia ma anche sempre più multietnica. Secondo i dati dell’Istat relativi all’anno 2015 e in attesa di quelli aggiornati al 2016, si evince che, sono ormai 292 gli stranieri regolari che risiedono sul territorio comunale. Un apporto considerevole al bilancio demografico cittadino, in quanto senza la loro presenza, la popolazione complessiva passerebbe dagli attuali 6215 ai 5924 abitanti. I migranti provengono – pensate – da ben trentun paesi diversi (tredici europei, sette africani, cinque dell’Australasia e sei delle Americhe). Il 76% di questi migranti proviene da paesi di religione cristiana mentre il restante 22% da paesi musulmani e un restante 4% da paesi di altre culture religiose. Le comunità più popolose sono quella Rumena, che conta 103 individui seguite da quella Polacca (30 persone), Marocchina (26 persone), Ucraina (23 persone), Pakistana (21 persone). I migranti che arrivano dall’Europa dell’Est rappresentano il 64%del totale, seguiti da quelli che provengono dall’Asia e dall’Oceania -14% del totale – che superano quelli provenienti dai paesi africani – 13% del totale – quelli provenienti dalle Americhe – 6% del totale – ed infine coloro che sono giunti da paesi dell’Europa occidentale – 3% in tutto.
Il 51% dei migranti che risiedono sul territorio comunale sono donne. Quaranta di essi hanno meno di 14, duecentoquaranta sono di età compresa tra i 15 e i 64 anni e undici sono ultrasessantacinquenni. La popolazione straniera complessiva ammonta quindi al 4.6% della popolazione totale. La crescita è evidente se si pensa che nel 2003 – il primo anno in cui l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha cominciato a fornire i dati comune per comune, gli stranieri residenti in città erano 114. Un aumento del 156% in tredici anni. Tanto per capirci, se questo trend dovesse essere confermato nell’arco del prossimo quarto di secolo, la popolazione straniera arriverebbe a 645 unità. In pratica, più di un nicoterese su nove sarebbe uno straniero.