Rinnovo contratto e mobilità, il mondo della scuola sul piede di guerra

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Il rinnovo del contratto tarda ad arrivare e sulla mobilità ci sono ancora aspetti da chiarire. Un temporeggiare fastidioso che non piace né a al personale della scuola né alle organizzazioni sindacali, che, nel tentativo di far pervenire al ministero dell’Istruzione il proprio disappunto, hanno chiamato a raccolta tutti docenti e Ata. Nella tensostruttura del pala Morelli s’è, pertanto, svolta nella mattinata di ieri un’affollata assemblea che ha radunato attorno ad un tavolo i segretari provinciali della Cisl Scuola (Raffaele Vitale), della Fl Cgil (Teresa Procopio) e della Uil Scuola (Antonio Vacatello). Buona la partecipazione dei docenti.

Per un paio d’ore hanno potuto ascoltare le interessanti relazioni dei tre leader sindacali che hanno parlato senza tanti fronzoli andando diritti al cuore dei problemi. Al centro del dibattito le novità possibili del testo del nuovo Ccni sulla mobilità. Il ministero è ancora fermo su alcune scelte da fare e sulle quali, evidentemente, non si riesce a convergere. L’attenzione è concentrata soprattutto su alcuni delicati aspetti legati alla chiamata diretta. Sull’argomento s’è registrata concordanza di idee tra le tre sigle sindacali i cui responsabili hanno, in sostanza, evidenziato la bontà di un testo contrattuale che, però, lascia intravedere ampi spazi di miglioramento. L’obiettivo prioritario è quello di evitare che si ripetano le storture verificatesi l’anno scorso allorchè il famigerato algoritmo ha dato vita a tutta una serie di spostamenti alquanto criticabili e, comunque, trasformatisi in un pesante contenzioso.

Vitale, Procopio e Vacatello, facendo ricorso ad una serie di slides, hanno semplificato al massimo le questioni ancora aperte consentendo a tutti i numerosi partecipanti all’assemblea di conoscere e apprezzare le tante richieste di modifica nell’applicazione della legge 107 avanzate dalle organizzazioni sindacali della Triplice sempre in relazione alla mobilità. Il dibattito s’è soffermato anche sul riconoscimento Ocse alla scuola italiana, sulla formazione dei docenti, sul contratto e sui problemi del personale Ata. Interessante anche il partecipato dibattito conclusivo.

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