E’ stato lo sbarco più consistente di tutti i tempi quello che ha interessato oggi, il porto di Vibo marina. Sarebbero infatti più di 1500, i migranti che si trovavano a bordo del rimorchiatore “Asso 29” – natante battente bandiera italiana – che sono stati tratti in salvo nei giorni scorsi in questo nostro Mar Mediterraneo (esattamente nel canale di Sicilia) che ormai sembra essere diventato un “autostrada” verso la salvezza e un futuro migliore per questo persone che spesso scappano da guerre, carestie o economie deboli che non riescono a sostentare le popolazioni locali.
Ad assistere sul posto l’imbarcazione in questione, è scattato un possente dispositivo – coordinato dalla prefettura di Vibo – composto dai militari della Questura di Vibo, dagli uomni del 118, dai vigili del fuoco, dai volontari della Proteione civile e della Croce rossa e di altre associazioni. Un dispositivo – di oltte 500 unità in tutto – che comunque non basta a gestire questo afflusso record tanto è vero che il CSV (Centro Servizio al Volontariato) di Vibo, ha fatto un appello in queste ore, per reperire nuovi volontari anche per dare un cambio a quelli già impegnati da ore.
I migranti provengono in maggioranza dai paesi dell’Africa sub sahariana. Le donne sarebbero 149 – di cui 15 in stato di gravidanza – e i minori invece sono 38 in tutto. Le loro condizioni non sono apparse buone al personale medico che li ha assistiti. Ci sarebbero infatti diversi casi di tubercolosi, e di denutrizione e disitratazione. Sulla nave è stato poi trovato il cadavere di un ragazzo di 16 anni recuperato in mare mentre una donna, in stato di gravidanza, è stata trasportata d’urgenza in ospedale a Vibo Valentia.
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