Dopo un “isolamento” durato cinque anni, alunni e docenti delle scuole Primaria e Secondaria di primo grado del capoluogo potranno rientrare nello sconfinato mondo di internet. Tante le richieste durante questi anni da parte delle scuole “limitate” nella didattica e nello svolgimento delle attività curriculari. “Per tanti anni – affermano i rappresentanti della maggioranza – l’amministrazione disattenta quanto retrograda targata “Dato” ha compromesso la piena fruibilità di un diritto costituzionalmente garantito, ossia quello allo studio, non corrispondendo il pagamento delle fatture alla Telecom e causando, così, l’interruzione del servizio adsl nelle scuole. Nello stesso tempo, però, gli irresponsabili ex amministratori si preoccupavano di dotarsi di ben 13 numeri di telefonia mobile che gravano ancora oggi sulle casse comunali per circa 29mila euro”. Riconoscendo l’importanza di una scuola digitale, in particolare il sindaco Carmelo Mazza, avrebbe fatto fronte alle spese iniziali utilizzando la propria indennità di carica, senza gravare, così, sulle casse dell’Ente. Il servizio, inoltre, non avrà costi mensili e aggiuntivi per la collettività in quanto, considerata la vicinanza del Comune alle scuole, sarà fornito attraverso il sistema del “peer to peer”, in pratica creando una rete tra un punto trasmittente posto in Municipio e un punto ricevente, le scuole. Il prossimo passo dell’amministrazione sarà quello di fornire il servizio anche alla Primaria di Caroniti. In considerazione del fatto che l’Ente paga ogni bimestre una fattura alla Vodafone per la fornitura di due connettività alla rete internet e ben 13 numeri interni al Comune aventi un costo fisso di dieci euro cadauno, la giunta ha deliberato di dare atto di indirizzo al segretario comunale affinché coordini le attività degli uffici finanziario e amministrativo demandando loro l’incarico di “esaminare le fatture emesse dai gestori della telefonia fissa e mobile nell’ultimo quinquennio e predisporre un quadro analitico della spesa, riferendola ad ogni singola utenza; promuovere la dismissione delle utenze non utilizzabili e non necessarie; attivare, nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative e nella prospettiva della riduzione della spesa, ogni utile iniziativa al fine di individuare un unico gestore per i servizi di telefonia fissa e mobile”.