Morto il generale Luigi Ramponi. Un servitore dello Stato che insegnava la difesa cibernetica al master Intelligence dell’UNICAL.

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Il Generale Luigi Ramponi si è spento oggi all’età di 87 anni dopo un breve ricovero  al Policlinico Militare  Celio di Roma.

“Luigi Ramponi era un uomo di altri tempi- lo dichiara Mario Caligiuri Direttore Master in Intelligence Università della Calabria- e, prima di tutto, aveva il senso dello Stato. In tutti i prestigiosi ruoli che ha ricoperto, nella Guardia di Finanza nel SISMI e nel Parlamento, ha sempre premesso una visione alta delle Istituzioni. Negli ultimi anni, in anticipo su tanti, aveva individuato nella difesa cibernetica del nostro Paese uno dei punti chiave.

Ricordava sempre che le riforme non si potevano fare a costo zero e proponeva di finalizzare un quindicesimo del bilancio delle difesa alla tutela elettronica nazionale. Un milione di euro all’anno, sebbene non sufficienti, potevano innestare processi virtuosi, sia nel settore pubblico che in quello privato, entrambi ovviamente indispensabili. Infatti, per lui la guerra cibernetica era più realistica e urgente di quella nucleare. Questi ed altri concetti ci sono stati preziosi durante le lezioni del Master in Intelligence promosso all’Università della Calabria dal 2007. Qualche mese fa aveva svolto la sua lezione per telefono, alternandosi con Roberto Baldoni. Aveva ascoltato con attenzione le domande degli studenti ai quali aveva risposto con la solita chiarezza e profondità. Attivo fino all’ultimo, acuto interprete della situazione italiana e internazionale non lascia un vuoto ma una testimonianza preziosa. Che ci sarà di ispirazione per comprendere il tempo presente e quello futuro. “

Un commosso ricordo da parte degli studenti del Master in Intelligence presso l’UNICAL di Cosenza, affascinati dalla storia di Ramponi, servitore dello Stato con incarichi di prestigio in momenti cruciali della storia dell’Italia. Le sue lezioni al Master erano molto seguite e nell’ultima edizione del Master aveva trattato il Processo d’intelligence e rapporti con il decisore politico; intelligence e controintelligence. Il Gen. Ramponi viene ricordato per la sua umanità, e per le doti di professionalità e competenza. Colpiva la sua piena dedizione verso i giovani, a cui spiegava senza riserve, segreti e storie della passata repubblica,  intrattenendosi su tematiche riguardanti la Cibernetica e la difesa elettronica, materie attuali e strategiche per la difesa della nazione. Era stato comandante generale della Guardia di Finanza dal 1989 al 1991 e direttore del Sismi dal 1991 al 1992. In parlamento dal 1994, era stato eletto con An e poi con il Pdl.

”Vi sono particolarmente vicina in questa tristissima circostanza – scrive il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in un telegramma inviato alla famiglia del generale – e vi prego di accogliere i sentimenti del mio cordoglio e di partecipazione al doloroso momento che sta vivendo la vostra famiglia”.

“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Ramponi – dichiara il senatore Maurizio Gasparri, Forza Italia -. Ufficiale esemplare, in una lunga carriera ha guidato la Guardia di Finanza e i servizi di sicurezza. È stato infaticabile nella fase di fondazione di Alleanza nazionale, alla quale ha offerto competenza, passione, senso dello Stato. In parlamento, negli incarichi ricoperti, è stato un punto di riferimento per tutti, di qualsiasi parte politica, dando sempre un contributo in particolare sui temi della sicurezza e della difesa. Ho avuto l’onore e il privilegio di collaborare con lui fino ai giorni scorsi in importanti iniziative per il cyber crime alle quali hanno partecipato esponenti di governo e rappresentanti politici di ogni orientamento. Ramponi è stato fino all’ultimo promotore di incontri e sollecitatorie di iniziative parlamentari soprattutto sui temi più moderni della sicurezza in rete. Ha sempre saputo guardare avanti. Sia quando ha ricoperto incarichi militari, sia quando è sceso in campo al termine della carriera per affrontare l’attività politica, sia in questi ultimi anni in cui ci ha sollecitato ad azioni concrete. Lo ricordo con rimpianto e con affetto”.

“A nome mio e di Fratelli d’Italia – scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni – esprimo cordoglio per la morte del generale Luigi Ramponi. L’Italia perde un patriota e un grande servitore dello Stato”.

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