Secondo quanto dichiarato da Paolo Orlandoni – segretario della Società italiana di nutrizione clinica e metabolismo (Sinuc) e Responsabile UO Nutrizione Clinica dell’INRCA di Ancona – intervenendo al secondo congresso nazionale della stessa società in corso a Firenze, “l’adesione a un modello alimentare di tipo mediterraneo è associata a una riduzione del rischio e della mortalità per ictus, per il più alto livello di adesione alla dieta la riduzione del rischio è del 30%”.
Per gli esperti della Sinuc infatti, L’alimentazione ha un ruolo nodale nella prevenzione di questa pericolosa patologia.
I principali fattori di rischio dell’ictus sono: ipertensione, diabete, patologie cardiache, fumo abituale, obesità addominale, iperlipidemia, inattività fisica, consumo di alcol, dieta squilibrata, stress psicosociale e depressione. L’adesione a un modello alimentare di tipo mediterraneo, ricco di frutta, verdura e legumi, cereali non raffinati, moderate quantità di pesce, latticini e frutta a guscio, olio extravergine d’oliva come principale fonte di grasso, poca carne rossa e un moderato consumo di vino ai pasti, è associata a una riduzione del rischio e della mortalità per ictus: la riduzione del rischio è di circa il 30% per il più alto livello di adesione alla Dieta Mediterranea.
L’effetto protettivo appare specifico per l’ictus ischemico e potrebbe essere correlato alla riconosciuta azione antiossidante, antinfiammatoria, anti-aterogenica e antitrombotica dei principali componenti del modello alimentare mediterraneo.
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