Immigrati…e licenziati al porto

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Pino Macino, da Pupari & Pupi

Sentire parlare di 12.000 persone al giorno salvate e sbarcate  in Italia non è una buona notizia. Non lo è in Calabria, dove la Gente chiede un lavoro e riceve lettere di licenziamento, non lo è a Gioia Tauro che dovrà affrontare le pesanti conseguenze dell’inevitabile dichiarazione di dissesto….non lo è per Nicotera che teme  per il suo tessuto sociale, per la sua coesione e la sua identità.

E non lo è per l’Italia che oramai ripete come un mantra il suo diritto a non essere lasciata sola da un’ Europa insensibile. Certo ti chiedi perchè arrivino tutti in Italia….perchè non sbarcano a Malta, perchè in Spagna ne arrivano solo 3000 l’anno…e ti accorgi che raccogli solo la furbizia degli altri…che o hanno fatto accordi o hanno gridato e minacciato…o hanno organizzato affari. E qui comincia il rimpallo ma anche il ripensamento…..ma facciamo bene o male a sentire le parole del Papa…che il mondo è fatto per tutti? Chiuderemo i Porti e risolveremo il guaio. Certo l’egoismo è un piano inclinato che si sposa solo con la propria convenienza. E dunque siamo veramente i soli fessi del mondo….non c’è rimedio. Poi senti che in Calabria sono arrivati migliaia di bambini senza genitori, donne che stanno tentando l’ultima carta della vita, a costo della vita…..e ti viene un groppo alla gola.

Aggiungere un posto a tavola sarà veramente difficile….. ma si alzi per primo chi pensa che si debba solo sbattere la porta .

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