Tanto tuonò che piovve. Alla fine le voci che cirocolavano da tempo su un rimpasto della giunta comunale di Vibo valentia si sono concretizzate ieri quando il primo cittadino ha annunciato la rimodulazione dell’esecutivo.
Fuori l’assessore all’ambiente Antonio Scuticchio che rimasto senza un gruppo consiliare è stato il primo ad essere sacrificato sull’altare della realpolitik del primo cittadino vibonese. A sostituire Scuticchio nello strategico assessorato all’ambiente sarà Giuseppe Russo espressione del gruppo consiliare che fa riferimento al presidente del consiglio Stefano Luciano. Al posto di Nico Console invece, che assumerà la delega al bilancio in sostituzione di Raffaella Imeneo, entra nell’esecutivo con la delega al commercio che era dello stesso Console, Francesco Pascale da sempre vicino al coordinatore provinciale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Infine, guadagna un posto in giunta Katia Franzè espressione del gruppo consiliare “Per Vibo popolare con Costa” per la quale il sindaco ha istituito un assessorato all’immigrazione.
Un rimpasto che non è piaciuto al consigliere di maggioranza Francescantonio Tedesco, da tempo critico verso l’esecutivo Costa che ha deciso da questo momento di passare all’opposizione rilevando polemicamente che l’ultimo rimpasto di giunta Vibo comporterà la modifica dello statuto comunale per consentire alla giunta di essere formata da ben dieci assessori pari cioè a quelli del comune di Torino con un aggravio di spesa di 40mila euro l’anno.
Un rimpasto che accende la polemica politica tra maggioranza e opposizione con il segretario provinciale del PD Enzo Insardà va all’attacco pubblicando sui social network un manifesto del partito nel quale si legge a caratteri cubitali che (chiaro il riferimento alla giunta Costa) “pensano solo a spartirsi le poltrone e a diminuire i servizi mentre la città affonda nel degrado”.
