Nicotera, mercoledì l’incontro con Nicola Gratteri

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A distanza di tre anni ritorna nel comune tirrenico il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. L’evento promosso ancora una volta dal gruppo “Dopo le 22,00” si svolgerà mercoledì, alle 20, in Largo “Roberto il Guiscardo”, affaccio “Dietro al Castello”, dove, per l’occasione, il magistrato sarà intervistato da Alberto Romagnoli, corrispondente Rai da Bruxelles.

L’incontro con Nicola Gratteri del 2014 promosso sempre dal gruppo “Dopo le 22”

La tavola rotonda porrà al centro dell’attenzione il concetto di “legalità” come arma contro le mafie in genere e la ‘ndrangheta in particolare. Dopo il primo incontro con Gratteri, allora procuratore di Reggio Calabria,  quello di due anni fa con l’esperto di mafie, Enzo Ciconte, il procuratore, Alberto Perduca e il capo del Servizio centrale della Polizia di Stato, Renato Cortese, con l’ex magistrato Gherardo Colombo e l’europarlamentare Laura Ferrara dello scorso anno, il gruppo vuole ripercorrere, ancora una volta, la strada della lotta alla criminalità organizzata, semplicemente parlandone e mettendo in rilievo come, più che mai, essa riesca a mimetizzarsi,camuffarsi e introdursi nel tessuto sociale, economico culturale e amministrativo.

La discussione, considerando il fatto che Gratteri rappresenta uno dei magistrati più impegnati nella lotta alla ‘ndrangheta, verterà, quindi, sulla legalità in generale, in particolare sulla lotta alla criminalità organizzata, una delle principali minacce alla sicurezza dei cittadini e alla sopravvivenza della stessa democrazia.

Una nuova tappa per Gratteri, quindi, da sempre in primissima fila nella lotta per l’affermazione della legalità su ogni forma di criminalità spicciola ed organizzata. L’ennesimo appuntamento per ribadire che la lotta alla criminalità organizzata passa attraverso le istituzioni che devono elaborare strategie efficaci per contrastarla, ma è anche compito di tutti i cittadini, della società civile, isolare i criminali rifiutando qualunque tipo di collaborazione o di connivenza crescendo di “legalità”, perchè combattere la criminalità organizzata non significa solo portare avanti indagini e inchieste giudiziarie.

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