Pino Macino, da Pupari & Pupi
L’assalto alla banca d’Italia sferrato dai fedelissimi di Renzi non è soltanto un atto istituzionalmente inqualificabile.E’ ben altro. Quando la si fa a pochi giorni dalla scadenza del mandato è altra cosa: è il voler comandare la dove non si può, scavalcare dove non è consentito, dare indirizzi quando non si hanno titoli.Ma è da considerare anche atto volgare, mai registrato nei confronti di un Grand Commis dello Stato, che ha peraltro concordato sempre il suo operato con il Governo…e per primo con Renzi. E senza dire che ad occhio e croce appare quale tentativo di addossare al Governatore Visco responsabilità che ha solo la politica per l’uso di parte – e contra la loro natura – degli Istituti di credito. Significa tentare di far dimenticare Banca Etruria e dintorni e chi più ne ha più ne metta. Alla fine un atto di irresponsabilità. Non bastavano a Renzi i guai arrecati all’Italia. Il ragazzotto fiorentino ama perseverare. Imparerà presto la lezione.
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