I Carabinieri della Stazione di San Sosti, a seguito di un servizio disposto dalla Compagnia Carabinieri di San Marco Argentano, hanno effettuato nel comune di Fagnano Castello alcuni accertamenti mirati al rispetto della vigente normativa in materia ambientale. Giunti sul posto, hanno effettuato un controllo presso due autolavaggi, dove, dal primo, è emerso che il titolare, pur esercitando la professione da diversi anni, non aveva mai provveduto a richiedere agli enti preposti il titolo autorizzativo per poter scaricare nella pubblica fognatura i reflui industriali derivanti dall’attività, inoltre da accertamenti approfonditi presso l’Utc è stato accertato, altresì, che l’intero locale che ospita l’autolavaggio in questione era privo di certificato di agibilità per il quale il Comune è stato investito per i provvedimenti da adottare in merito.
Successivamente, sempre nella medesima giornata, è stato effettuato un successivo controllo presso un altro autolavaggio della zona dal quale è emerso che il titolare aveva attivato un impianto di autolavaggio munito di sistema di depurazione, ma di fatto scaricava i reflui industriali nella pubblica fognatura senza aver ottenuto, anche in questo caso, l’autorizzazione definitiva allo scarico rilasciata dal Comune. Inoltre, all’atto del controllo, è stato individuato intento a lavare a mano alcune autovetture, un uomo, il quale, ha dichiarato di lavorare per conto del gestore dell’autolavaggio senza, però, essere regolarmente assunto.
A seguito di tutto ciò i Carabinieri hanno provveduto a deferire all’A.G. di Cosenza le due persone titolari delle rispettive attività per aver posto in essere uno scarico di reflui industriali originati dall’attività de qua, nella pubblica fognatura in assenza di autorizzazione allo scarico. Inoltre, ad uno dei due esercenti, è stato contestato il reato di lavoro sommerso, in quanto aveva ingaggiato a lavorare un dipendente senza un regolare contratto lavorativo e per il quale è stato investito l’Ispettorato del Lavoro di Cosenza. Al fine di evitare la reiterazione del reato e salvaguardare la salute pubblica, nonché il rispetto dell’ambiente i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro i locali rispettivamente di 120 mq. e 50 mq. in uso ai suddetti titolari. Il sequestro è stato operato mediante apposita cartellonistica riportante gli estremi dell’attività di polizia giudiziaria.
A Rende, i militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri hanno tratto in arresto un 57enne cosentino su ordine dell’Autorità Giudiziaria. I militari hanno notificato all’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Cosenza per il reato di tentato furto aggravato commesso ai danni di un negozio di abbigliamento di piazza “Martin Luther King”, nella nottata del 21 ottobre. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione.
Hanno deferito, inoltre, in stato di libertà, per il reato di guida in stato di ebbrezza un 26enne cosentino (1,38 g/l), un 30enne di Locri (RC), residente a Siderno (1,24 g/l) e un 22enne di Catanzaro residente a Pizzo Calabro (1,26 g/l).
Gli automobilisti sono stati sottoposti ad accertamento etilometrico risultando con un tasso alcolemico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla legge. Le patenti di guida sono state immediatamente ritirate e le autovetture affidate a persone idonee alla guida.
A Rose, i militari della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà un 60enne cosentino per il reato di guida senza patente. I militari hanno controllato l’uomo il quale era alla guida del proprio veicolo nonostante la patente di guida revocata.
