Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio concludendo i lavori del convegno promosso dall’Amministrazione comunale di Castrolibero sul tema: “Per un modello di rigenerazione sostenibile dei borghi storici” è tornato ha ribadire la centralità dei picoli borghi per il processo di crescita della regione.
“I nostri centri storici -ha affermato lo stesso Oliverio in una nota diffusa dall’ufficio stampa della regione – rappresentano un grande attrattore turistico” , dichiarando altresì che “approveremo, a breve, uno strumento legislativo animato da questa visione e ispirato da questi obiettivi” iniziando “dal recupero strutturale che parta dalla mitigazione dei rischi sismici ed idrogeologici ma punti decisamente ad andare oltre” poichè – si legge ancora nella nota – “al recupero strutturale va, infatti, affiancata un’iniziativa tesa a rianimare e a ripopolare quelli che sono dei veri e propri scrigni della nostra storia e della nostra identità. E ciò è possibile se saremo capaci di investire nel recupero delle identità culturali, nell’offerta di servizi di qualità, nel rilancio delle attività produttive, nell’incentivazione dei vecchi mestieri e delle attività artigianali, nella riscoperta e nella valorizzazione delle tradizioni”.
Oliverio ha poi ribadito come accanto a questo intervento-quadro vadano posti in essere “anche una serie di progetti-pilota che puntino sulla ricettività sostenibile” ricordando quello attivato in Puglia, per valorizzare le masserie e citando il recupero di piccole unità immobiliari – con la creazione di qualche decina di posti letto che da maggio ad ottobre vengono utilizzate come strutture ricettive – realizzato da un gruppo di giovani di Belmonte Calabro”.
Oliverio – si legge poi sempre nella nota in questione – ha precisato come la regione abbia deciso di scommettere e investire, circa 100 milioni di euro che vanno ad aggiungersi alle altre risorse che abbiamo già programmato per la valorizzazione e la messa in scurezza del territorio regionale” scagliando altresì contro “la tendenza che per un lungo periodo di tempo ha ispirato una visione distorta dello sviluppo nella nostra regione e che ha coinciso con la cementificazione selvaggia e con la costruzione di grandi volumetrie che hanno svalorizzato il nostro patrimonio immobiliare e deturpato il nostro territorio” rammentando, a questo proposito la “nuova legge urbanistica e che mira al “Consumo Zero” di suolo, che abbiamo posto come vincolo per la definizione dei nuovi strumenti urbanistici. Un vincolo che non impedisce lo sviluppo e non deprime affatto le attività legate all’edilizia abitativa. Tutt’altro. Esso sposta su un altro asse le attività che ruotano intorno all’edilizia, che è quello del recupero e della riqualificazione”
Oliverio ha poi concluso – si legge infine nella nota – affermando che “nel contesto più generale dello sviluppo della Regione, questo grande patrimonio che è rappresentato dai nostri piccoli borghi e dai nostri centri storici possa diventare un fattore di formidabile crescita, soprattutto di vaste aree che hanno vissuto e stanno vivendo una condizione di drammatica marginalità, abbandono e spopolamento”.
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