Di notte, attorno al presidio ospedaliero è buio totale. Ci sono dei guasti che durano da giorni e che, evidentemente, interessano la linea elettrica che collega le lampade dell’illuminazione esterna. Nonostante le varie segnalazioni, nessuno provvede ad eliminare l’inconveniente che comincia a creare disagi. E non mancano le preoccupazioni. Nelle ore notturne è, infatti, in attività l’ambulatorio distrettuale che da anni dà risposte non solo alle esigenze dell’utenza nicoterese, ma anche a quella di Limbadi e dintorni. La mancanza di illuminazione, oltre che rendere difficoltoso l’accesso allo stesso ambulatorio, non agevola il servizio dei medici di turno e incide non poco sulla sicurezza. Nè si comprendono i ritardi nell’intervenire da parte del competente ufficio dell’Asp. L’elettricista in servizio nella struttura, peraltro, da tempo pare venga sottoposto a spostamenti continui tra Tropea e Vibo con la conseguenza che il nosocomio nicoterese rimane spesso e volentieri scoperto. Comprensibili le perplessità del dipendente costretto ad operare senza fissa dimora. C’è, tuttavia, un aspetto che non può essere sottovalutato da chi sta in alto.
Nella struttura ospedaliera è, infatti, attivo da oltre trent’anni il servizio di dialisi, sicuro punto di riferimento per i tanti ammalati di reni che si muovono sul territorio. Territorio che, stando ai dati Aned, in Calabria, è tra quelli con le percentuali più alte di nefropatie. Il servizio di dialisi, peraltro, è da tempo una realtà ben organizzata e funzionale. Gestito da personale competente e preparato, entra in attività nel 1986 ed opera alle dirette dipendenze della Nefrologia dello “Jazzolino”. Dal 1993 comincia a funzionare autonomamente e oggi dispone di nove reni artificiali che possono trattare altrettanti pazienti per ogni turno. I problemi più seri sono legati al “nomadismo” dei medici costretti alla reperibilità anche in altre strutture della provincia con ricadute negative sulla “gestione” del paziente. Ogni anno, durante il periodo estivo, viene attivato un terzo turno riservato alla dialisi vacanze. I nefropatici nel Vibonese sono oltre cento e vengono curati a Soriano (11), Serra (13), Tropea (34), Vibo (45) e Nicotera (18).
I locali che ospitano il servizio sono stati ristrutturati un paio d’anni fa e oggi sono forse i più accoglienti dell’intera provincia. Con un solo, serio inconveniente: non esiste un gruppo si continuità. In caso di mancanza di energia elettrica per motivi legati a guasti della rete appare assolutamente indispensabile, volendo evitare rischi di sorta, che l’elettricista sia immediatamente reperibile e possa intervenire con la massima tempestività. Se lo stesso, però, viene spostato a Tropea o a Vibo la celerità dell’intervento non viene assolutamente garantita. Peraltro, basta che salti un interruttore e vanno in tilt anche radiologia, moc e centro prelievi oltre ad ambulatori e uffici. Le disfunzioni esistenti nel presidio ospedaliero sarebbero a piena conoscenza del management aziendale. Interventi, però, sempre a ritmo lento. E tra la gente cresce il malumore.
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