Nel segreto di Fatima, la risposta all’odierno abominio e scandali in Vaticano.

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Onestà intellettuale vuole che non si crocifigga tutta la Chiesa Cattolica ma solo e soltanto quei tanti preti da inviare all’inferno, moderni giuda, che hanno tradito il loro apostolato in Cristo.

La Madonna a Fatima aveva predetto tutto. Ma si sa che certi uomini di chiesa, oltre ad essere corrotti e traditori, sono anche presuntuosi e spesso venduti al diavolo. Il disegno di abominio all’interno della chiesa è un progetto messo in atto dalle forze nemiche della Chiesa e, pertanto, quando un prete si scopre ad esempio, essere pedofilo, di questo degrado non si può incolpare la chiesa di Cristo nata immacolata e santa, ma solo e soltanto l’opera di un uomo travestito da prete che ha fatto un falso voto di povertà, castità e obbedienza a Cristo, entrando invece, a far parte di una istituzione ecclesiastica, per sporcarla agli occhi del mondo, un nemico partecipe e traditore, infiltrato al servizio del demonio e di chi trama per distruggere la chiesa cattolica.

Gli ultimi pontefici non hanno ottemperato a quanto richiesto nel messaggio di Fatima, per incredulità e poco affidamento, ma anche e soprattutto per cedimento a pressioni psicologiche interne e a logiche di lettura tipiche vaticane, dove i “panni sporchi” si usa lavarli dentro le mura leonine.

Il messaggio di Fatima, ormai ampiamente conosciuto, conteneva l’appello mariano per la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia allora totalitaria, atea e comunista, per la conversione al cattolicesimo, cosa che non si fece, perché prevalse la tesi che era meglio non urtare la suscettibilità dell’oltre cortina russa pensando alle eventuali ritorsioni ai cristiani ancora rimasti nel blocco comunista russo, ma anche e soprattutto a quella linea diplomatica tipica del vaticano di quei tempi, che guardava più alla logica della non sfida nel gesto di consacrare la Russia rispetto alla più docile via delle relazioni diplomatiche, peculiarità vaticana che è sempre stata magistralmente intessuta. Insomma con una valutazione umana si è giudicata una profezia spirituale divina. E, ancor peggio invece di consacrare la Russia come richiesto, si è proceduti nella furbata di consacrare tutto il mondo al Cuore Immacolato di Maria, cosa non richiesta perché l’appello era limitato alla sola Russia. E’ come se lo Spirito Santo nel conclave indicasse di pregare e votare per un prete di campagna come designato specifico e l’assemblea invece, voti il vescovo della diocesi a miglior indicazione del prete di campagna ritenendo, furbescamente, di includerlo.

Per l’appunto, nel caso in questione, vi era una più alta supplica nel messaggio di Fatima, di tale efficacia e importanza da scomodare una “postina” speciale come la Madonna, apparsa ai tre pastorelli. Boh, pazienza, dagli alti palazzi vaticani, si è deciso di non assecondare la celeste richiesta. Misteri tra i misteri delle sacre stanze, avvolte temporalmente, dal “fumo di Satana”. Fatto sta che storicamente, la Russia comunista si è poi disciolta appresso al crollo del muro di Berlino, su intervento decisivo dell’allora pontefice Giovanni Paolo II, un modo umano che ha comunque simulato un gesto di parvenza in risposta alla richiesta mariana. Nonostante tutto, rimane il fatto che la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, non è stata operata con la speciale e specifica richiesta di una solenne preghiera universale, e questo si ritorce nel karma odierno della chiesa di Roma. Secondo le volontà divine, il disegno di evangelizzazione degli ultimi tempi, sembra dovesse passare attraverso la cooperazione e il respiro dei polmoni cristiani della Chiesa Ortodossa Russa e delle Chiese Orientali in una unità, intorno alla Chiesa cattolica, centro della cristianità universale, a scapito di un ecumenismo ambiguo e sincretico che vorrebbe prendendo il sopravvento con una ammucchiata di fedi e credenze religiose in un moderno panteismo pagano e Anticristico.

A Fatima è stato anche profetizzato un periodo di 100 anni in cui Dio ha concesso al demonio di scatenare la sua forza, nel tentativo di voler dimostrare a Dio che gli uomini non sono con Lui, ma devoti a satana, il tutto passando attraverso la corruzione di uomini laici e credenti ma anche e soprattutto di uomini di Chiesa a tutti i livelli, fino alle più alte sommità vaticane. Oggi è sotto gli occhi di tutti lo sfacelo e la corruzione imperante. I Giuda Iscariota sembrano oggi prevalere rispetto ai fedeli discepoli e apostoli. I novissimi nella loro escatologia degli ultimi tempi, sembrano rappresentare questo tempo come il tempo profetato nei vangeli e nell’apocalisse di san Giovanni.

I 100 anni sono scaduti il 13 di ottobre 2017 o, secondo altri, il 13 ottobre 2018. Ma le date non sono scadenze di cambiali, bensì indicazioni utili a comprendere e inquadrare i tempi. Guardando gli attuali fatti tragici nel mondo, sembra rivivere quei momenti dell’agonia del Getsemani che Gesù assaporò amaramente nella visione tragica dei suoi amici che lo tradirono e rinnegarono. Il Suo Piano di Salvezza non era solo per i più fedeli, ma era ed è per tutti, compresi coloro la cui anima macchiata può ancora disgustarLo. Fu per queste povere anime che Gesù pianse “Lacrime di Sangue” nel Giardino del Getsemani. Erano le anime dei duri, dei perduti, degli amanti della bestia, che Satana esibiva davanti a Lui, mostrandoGli quanti lo avrebbero ancora rifiutato, nonostante l’offerta sacrificale nella Sua passione nella piena volontà e forte desiderio di redimere il mondo con la Sua morte in Croce.

Oggi davanti agli occhi di Gesù e di Dio vi è un nuovo Getsemani, lo scempio della desolazione umana, di una società decaduta nell’odio e nella violenza inaudita. Un nuovo umanesimo senza Dio con al centro l’uomo e le sue ambizioni sfrenate, nella sfida di un libertinaggio del desiderio corporale e di un relativismo che contrasta con la purezza dell’anima richiesta nell’esemplare sacrificio Cristico, donato per amore infinito a Dio e agli uomini.

I falsi profeti predicano indisturbati e la mentalità Anticristica si diffonde a macchia d’olio, con il rischio di vedere sostituito il progetto del ritorno in amore del Cristo profetato con il ritorno odioso dell’Anticristo, altrettanto profetato. A noi la scelta se vivere sotto il terrore dell’anticristianesimo ecumenico e satanico o sotto un cristianesimo di una chiesa da millenni una, santa, cattolica e apostolica romana.

Papa Francesco guida la barca di Pietro nel mentre è in acque tempestose e, il timone, va guidato ascoltando la voce dei vangeli e non il canto delle sirene umane. Un compito che si spera possa essere portato avanti con discernimento e con l’aiuto dello Spirito Santo, carismi e doni che spesso anche gli uomini di chiesa, fanno fatica ad interpretare, distratti e offuscati da progetti dal carattere umano più che divino.

Intanto la corsa dei falsi profeti e falsi filantropi per accaparrarsi il trono del mondo è in atto e, tra questi, per selezione naturale, comparirà l’Anticristo che regnerà finché Dio lo permetterà e, con la Sua misericordia, di sicuro, allevierà la malefica azione rispetto al tempo concessogli e profetato rendendo vana ed effimera la sua comparsata, ormai stonata e fuori tempo, dai 100 anni di Fatima.

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