Serra San Bruno, il comune vara direttiva sulla sospensione dell’erogazione del servizio idrico.

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Con delibera n. 170 del 27 novembre scorso, l’amministrazione comunale di Serra San Bruno guidata dal sindaco Luigi Tassone ha approvato una direttiva per la definizione dei criteri per l’avvio dei procedimenti amministrativi inerenti la sospensione dell’erogazione del servizio idrico.

Il provvedimento è stato adottato anche perchè – come si legge nel testo della deliberazione – “stante l’avvio delle procedura di messa in mora e di preavviso di sospensione del servizio da parte dell’ufficio competente non è stato registrato un incremento delle riscossioni è pertanto è necessario porre in essere tutti i successivi provvedimenti diretti alla tutela del credito vantato dall’Ente nonchè evitare ulteriori danni per le casse comunali”.

Con questo atto quindi sarà data priorità di intervento “per le utenze intestate ai seguenti soggetti: a) chiunque ricopra o abbia ricoperto incarichi amministrativi al comune vi inclusi dipendenti e ex dipendenti; b) soggetti ed operatori che hanno  rapporti economici e contrattuali con l’Ente; c) creditori a quliisi titolo nei confronti dell’ente; d) attività economico e produttive; e) utenze domestiche.

 Per l’intervento di sospensione/distacco sarà dovuto dall’utente un importo forfettario una tantum di a) euro 100 per interventi effettuati dall’esterno dell’unità immobiliare interessata: b)  euro 300 per interventi complessi che richiedono l’accesso ad immobili o fondi privati; c) euro 50 per la successiva riattivazione del servizio a seguito del pagamento del canone dovuto.

In caso di persistenza della morosità potrà essere rimosso il misuratore. E sarà altresì facoltà dell’ente disporre lo spostamento degli stessi misuratori all’esterno dei fabbricati.

Al fine poi di accellerare le procedure a tutela del credito vantato dall’Ente, qualora nei confronti degli utenti morosi siano stati notificati i solleciti di pagamento contenenti lo stato di messa in mora e preavviso di sospensione del servizio idrico, gli uffici competenti potranno dar seguito ai procedimenti precedentemente avviati e non conclusi.

I responsabili dei servizi – si legge ancora nella delibera – prima dell’adozione dei provvedimenti di liquidazione a favore dei creditori, dovranno effettuare riscontri contabili con l’ufficio tributi al fine di accertare l’esistenza di situazioni debitorie a carico degli stessi. In caso di accertamento positivo, i responsabili dei servizi provvederanno ad avviare le procedure di compensazione debiti/crediti reciproci al fine del recupero di canoni idrici dovuti e non pagati. Analoga verifica di regolarità dovrà essere effettuata prima dell’affidamento di servizi e/o forniture e in caso di accertata morosità, il contratto di servizio/fornitura dovrà prevedere formale accettazione alla compensaione crediti/debiti.

 

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