Un accordo destinato a diventare una pietra miliare nel mondo del lavoro e delle imprese. E’ questo – in sintesi – il commento di molti analisti e commentatori tedeschi e non solo, riguardo all’importante accordo raggiunto in queste ore sulla settimana lavorativa di 28 ore.
L’accordo è stato siglato nel ricco e popoloso Lander del Baden-Württemberg e riguarda i lavoratori dello strategico comparto produttivo metallurgico ed elettrotecnico ma presto potrebbe essere adottato anche in altre regioni della cosidetta “Locomotiva d’Europa”.
L’accordo prevede la possibilità per i dipendenti più anziani di ridurre l’orario lavorativo da 35 a 28 ore per un periodo di tempo che può variare da un minimo di sei mesi ad un massimo di due anni, al fine di accudire a casa un figlio dopo la nascita ovvero per curare un parente malato o infermo. Ovviamente, durante questo periodo, i lavoratori non percepiranno l’intero stipendio ma otterranno dall’azienda un bonus di temp pari a otto giornate di ferie aggiuntive. Garantito a tutti anche il diritto di ritornare alle 35 ore lavorative.
Da sottolineare inoltre, come le imprese hanno garantito un aumento salariale del 4.3% in cambio della possibilità di estendere la settimana da 35 a 40 ore per tutti gli altri dipendenti che ne fanno richiesta.
Insomma un accordo che lascia soddisfatti tutti quanti su un tema che sta appassionando il dibattito politico anche di altre nazioni come il Belgio, la Svezia e la Danimarca – ma che purtroppo appare assente dalla campagna elettorale italiana.