Dal Report sulla povertà educativa in Italia, Calabria agli ultimi posti per asili nido, palestre nelle scuole e raggiungibilità degli istituti.

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Il Report sulla povertà educativa in Italia – frutto della della collaborazione tra Depp srl e “Con i bambini – impresa sociale” – delinea scenari preoccupanti per il Sud Italia.

Le analisi presentate nel corso del report riguarderanno 4 dimensioni tematiche, declinate lungo alcuni aspetti specifici: la presenza di asili nido e servizi per la prima infanzia; la diffusione delle biblioteche; la presenza di palestre nelle scuole e lo stato e la raggiungibilità degli istituti scolastici.

Asili nido. Per quanto riguarda la presenza di asili nido sul territorio nazionale i ricercatori mettono in evidenza che “solo 4 regioni raggiungono o superano la media nazionale del 33% di bambini sotto i 3 anni che hanno a loro disposizione servizi socio-educativi per la prima infanzia, come asili nido e simili”: Valle d’Aosta (40%), Umbria (37%), Emilia-Romagna (35%), Provincia autonoma di Trento (33%). La copertura è addirittura inferiore al 10% in Sicilia, Calabria e Campania. Nelle aree montane delle province di Crotone e di Cosenza si tocca  il 6%, mentre in quelle della provincia di Vibo si arriva all’8%. Addirittura, emerge come i comuni totalmente montani nelle province di Foggia, Caltanisse, Siracusa e della nostra Reggio Calabria presentano una percentuale di copertura pari allo 0%”. Una distanza astronomica poi separa la copertura di questi servizi nelle aree riurali dove dal 40% della provincia di Prato – tanto per fare un esempio si passa al 5.6% di quella di Vibo, al 7.6% di quella di Reggio calabria e al 7.9% di quella di Catanzaro.

Palestre. “Secondo i dati del Miur relativi all’anno scolastico 2015/2016, – si legge ancora nel  rapporto – gli alunni che in Italia frequentano le scuole statali dalla primaria alle superiori sono 6,7 milioni. Di questi, quelli che nella loro scuola hanno a disposizione una palestra sono 3,5 milioni, cioè il 53% del totale. Una media nazionale che cela situazioni territoriali ampiamente differenti tra loro. La percentuale di alunni che frequentano scuole con almeno una palestra supera il 75% in Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Abruzzo, Puglia. Nelle prime due regioni in particolare oltre 8 alunni su 10 frequentano scuole con palestra. In tre regioni (Veneto, Calabria e Campania) meno del 30% degli studenti frequenta una scuola attrezzata con la palestra”. Proprio per quanto riguarda la Calabria, in particolare, i dati Miur mostrano come solo il 15% degli edifici scolastici (in questo caso i dati comprendono anche le scuole per l’infanzia) sia dotato di palestra”.

Il Rapporto dedica proprio su questo aspetto un interessante focus alla situazione calabrese dopo “aver selezionato le città calabre in cui vivono il maggior numero di minori sopra i 6 anni – i 6 comuni in cui risiedono almeno 5.000 bambini e ragazzi di quella fascia d’età –  Cosenza, Catanzaro, Lamezia Terme, Crotone, Reggio di Calabria e Corigliano Calabro”. Si scopre così che “il 22% regionale della Calabria si distribuisca in modo molto differenziato tra le città esaminate. Il 74% degli alunni che frequentano le scuole nel comune di Cosenza dispongono della palestra. Si tratta di una eccezione: in tutte le altre città questa quota non raggiunge il 20%: 17,8% a Catanzaro, 16% a Lamezia, 12,8% a Crotone, 4,7% a Reggio Calabria, 0% a Corigliano”.

Biblioteche. Non va meglio su questo fronte. Qui i ricercatori evidenziano ad esempio, come “meno di un quarto degli alunni che frequentano la scuola nei comuni montani delle province di Salerno e Cosenza dispongono  della biblioteca”.

Raggiungibilità degli istituti scolastici. Su questo settore i ricercatori evidenziano come “le regioni dove gli istituti presentano la maggiore raggiungibilità per gli studenti sono la Basilicata, le Marche e l’Abruzzo, mentre agli ultimi posti troviamo Lazio, Campania e Calabria. Rispetto al trasporto pubblico urbano, le regioni dove le scuole sono maggiormente raggiungibili da parte degli alunni Liguria, Basilicata e Abruzzo; con Sicilia, Campania e Calabria in fondo alla classifica. In fatto di trasporto pubblico interurbano, si trovano ai vertici per raggiungibilità le scuole abruzzesi, quelle della Basilicata e quelle del Piemonte, mentre agli ultimi posti troviamo Sicilia, Campania e Calabria”. Restando nelle due regioni – si legge nel dossier – “è possibile verificare la raggiungibilità delle scuole nelle singole province campane e calabre e il dato che emerge è che tutte le province e città metropolitane delle due regioni presentano una minore raggiungibilità rispetto alla media italiana, e questo vale rispetto a tutte e tre le modalità di trasporto selezionate. Mentre Benevento prevale nel trasporto interurbano (21% degli alunni che possono raggiungere le scuole della provincia con questa modalità), Avellino ha le percentuali più alte per raggiungibilità con scuolabus (42%) e trasporto pubblico urbano (32%). Al contrario, Crotone è ultima nella raggiungibilità sia con trasporto pubblico urbano che interurbano; ed è penultima ma nella raggiungibilità attraverso scuolabus, seguita da Vibo Valentia”.

 

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