Pino Macino, da Pupari & Pupi
Nell’Italia della corruzione galoppante…sentire che un Giudice Costituzionale ha presentato le dimissioni perchè iscritto nel Registro degli imputati per peculato d’uso…un pò fa riflettere. Le dimissioni non sono in Italia – e da tempo – uno sport popolare.Ma giustamente il Giudice ha ritenuto di doverlo fare.La Corte Costituzionale ha respinto le dimissioni di Nicolò Zanon …e il Giudice rimane al suo posto come autosospeso. Ma la singolarità sta nell’accusa: la moglie pare abbia usato la auto blu assegnata al Giudice per fare shopping.Nel Paese delle molte mafie…l’accusa sembra ridicola.Pure..nel puritanesimo di facciata invocata da molti falsi perbenisti…la cosa pare abbia rilevante importanza.Va bene così.Ma andrebbe meglio se questioni del genere si definissero con celerità.Sennò tutti saremmo in difficoltà. Certo – se la storiella che ognuno è da presumere innocente fino a condanna definitiva non è creduta nemmeno nell’ambiente della Consulta – possiamo metterci l’animo in pace.Vuol dire che ci siamo arresi alle Procure che – specie in tempi di cambiamenti politici -amano ricordare chi sono i padroni.
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