Prosegue il programma d’integrazione attraverso lo sport per gli immigrati ospiti della cooperativa Stella del Sud nei centri d’accoglienza a Vallelonga e a Brognaturo. Questa volta gli immigrati, la maggior parte provenienti da Bangladesh e Pakistan si sono messi in luce attraverso il cricket, sport popolare nei due paesi asiatici come il calcio in Italia. Non è la prima volta che un’iniziativa del genere è organizzata dalla Stella del Sud per i suoi ospiti, poiché anche nel recente passato, come nei giorni scorsi il campo sportivo di Vallelonga ha ospitato un evento unico nel suo genere.
Il cricket considerato da sempre uno sport di squadra praticato con mazza, palla e guantone (del wicket keeper-ricevitore) giocato fra due gruppi di undici giocatori ciascuno ed è il secondo gioco più seguito del mondo. È nato in Inghilterra, almeno nella sua forma moderna, ed è praticato, oltre che nel paese in cui è nato, principalmente nei paesi del Commonwealth: Bangladesh, India, Sri Lanka, Pakistan, Galles, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe e nei Caraibi anglofoni ovvero le Indie Occidentali Britanniche. La lunghezza delle partite può durare dalle ore a vari giorni. I numerosi intervalli e la terminologia complicata rendono difficilmente comprensibile questo sport agli spettatori poco esperti. Di tale sport esistono due varianti, a over illimitati e a over limitati. Nella variante a over illimitati una squadra deve eliminare tutti i battitori avversari due volte per vincere la partita, la durata della quale è di 4 giorni competizioni domestiche o 5 competizioni internazionali, dette Test. Tra le versioni a over limitati le due più in voga sono quella a 50 over (dette One Day International o ODI se giocate dalle nazionali), della durata di un giorno, e quella a venti over (Twenty20), della durata di circa 3/4 ore. Logicamente per la partita messa in piede dagli ospiti della Stella del Sud non si è utilizzato il regolamento integrale ma solo quello parziale. In Italia le prime notizie risalgono alla fine del XVIII secolo. Infatti, nel 1793 fu giocato un incontro a Napoli tra due squadre formate da equipaggi della flotta di Lord Nelson. Un secolo dopo, nel 1893, era fondato il Genoa Cricket & Football Club, composto inizialmente da soli inglesi che alternava al cricket, nella stagione invernale, il football. A riprova di ciò, 8/11 della squadra che vinse nel 1898 il primo scudetto calcistico era formata da inglesi fra i quali spiccava il mitico James Richardson Spensley, un medico capace di alternarsi con egual destrezza tra i pali o al centro dell’attacco.
Il Genoa fu seguito dal Milan e dall’Internazionale Torino, poi divenuta Juventus, tutti club nei quali nel giro di 10 anni il cricket dovette fare strada all’emergente calcio. Il cricket da noi ha ripreso gradualmente vigore negli anni sessanta. A Roma con la creazione di un campo nella Villa Doria Pamphili, a Milano con la nascita del Milan Cricket Club da cui è scaturito anche un capitano della nazionale inglese, Ted Dexter.
Tuttavia, è solo con la nascita dell’associazione Italiana Cricket il 26 novembre 1980 che il gioco ha cominciato a essere praticato in modo regolare e continuo.
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