La questione del degrado al cimitero comunale non accenna a migliorare. C’è ne siano occupati, come giornale, molte volte – vedi articolo di Orsolina Campisi del 18 agosto scorso e quello di Pino Brosio di appena una decina di giorni fa, ma nulla si è mosso.
Lo testimoniano, le foto inviateci oggi da un lettore dove, per esempio, si nota lo stato in cui versano i viali che diventano impercorribili sopratutto quando piove.
Andando a curiosare in giro, si notano poi erbacce diffuse, sempre lungo tutti i viali e tra una cappella e l’altra, oggetti abbandonati. Una situazione che come tutti possono capire, è una sconcezza per un paese civile e che ha già sollevato una marea di critiche da parte tutti i cittadini. Il cimitero, non è infatti il luogo dell’oblio, un ossario settecentesco dove si gettavano i morti e finiva lì ma una vera e propria “città di chi non c’è più” dove ciascuno nicoterese ha un amico, un genitore, un nonno o un figlio, e tutto questo degrado, non solo è uno sfregio ai morti che non si possono più lamentare ma ai vivi che ne tengono caro il ricordo.
Eppure il regolamento comunale di polizia mortuaria e cimiteriale, un documento di 40 pagine e molto ben dettagliato, è chiarissimo (art. 5, punto m) su chi dovrebbe “garantire la pulizia dei locali dei cimiteri; sotto i loggiati, nei campi di inumazione e nei rispettivi vialetti, garantendo la cura delle siepi e i prati con tagli periodici dell’erba”, ecc ecc.
Ma tutte le segnalazioni dei cittadini di questi mesi sembrano essere cadute nel vuoto e la pazienza della gente sembra davvero essere arrivata al cosidetto punto di non ritorno. Gira addirittura voce in paese – e speriamo che il comune possa smentire – che alcuni cittadini si erano persino offerti di pulire il luogo sacro ma questa richiesta non è stata accolta.
A questo punto – oltre che a rivolgere un accorato appello alla commissione straordinaria che amministra il nostro comune, viste le note difficoltà economiche in cui si dibatte l’ente, avanziamo il suggerimento che si indirizzi una richiesta alla regione affinchè possa inviare qualche operaio almeno per mettere le cose in ordine e ripristinare quel minimo di decoro che il luogo sacro effettivamente merita e del resto, come si fa dapertutto. Sul lungo periodo si potrebbe anche tentare un altra soluzione, cioè quella di appaltare il servizio cimiteriale ad una cooperativa composta da giovani disoccupati del luogo, di cui il comune potrebbe farsi promotore e che potrebbero essere pagati dalle famiglie nicoterese – che sono oltre 2000 – mediante un piccolo contributo annuo.
Pochi giorni fa, ad esempio, l’amministrazione comunale di Filadelfia, centro collinare del vibonese nel comprensorio dell’Angitola, ha provveduto alla pulizia del proprio cimitero (vedi foto pubblicata dal consigliere comunale filadelfiese Pino Pellegrino sulla sua pagina fb). Tutto appare come dovrebbe essere: sentieri pulitissimi, verde ultracurato, aiuole in ordine, loculi ben tenuti, ecc ecc. Il constrato con il nostro cimitero comunale è del tutto evidente.