Pino Macino, da Pupari & Pupi
Non me la prenderò con Salvini. Non c’entra e non serve certo. Ma sto con Don Pino De Masi e don Roberto Meduri…due Preti che lo conoscevano. Forse l’ho conosciuto anch’io. Ed i miei amici Preti mi dicono che era uno che si ammazzava dalla mattina alla sera a lavorare per pochi euro al giorno e che cercava delle vecchie lamiere certamente per non venderle ma per sostituire cartone o plastica al suo tetto nell’accampamento della vergogna cresciuto a dismisura accanto alla tendopoli del Ministero dell’Interno di San Ferdinando. Lo hanno ammazzato con freddezza, a fucilate. Perchè non si deve rubare? Raccontatelo a qualcun altro…E’ odio razziale nudo e crudo impastato con lo spirito di una superiorità inesistente, pronta sempre però a guadagnare sulla debolezza e sulla solitudine dei disperati del mondo. Calabria amara, madre di imbecilli. Si chiamava Soumaila Sacko aveva 29 anni e voleva una lamiera per tetto anche per i suoi amici che non l’avevano.E che sono stati pure loro presi a fucilate.Voleva aiutare a dare più dignità ad altri.Fino ad incontrare chi è senza dignità e senza onore ma ha un fucile.