Nicotera: il “Granatu” di Casa Comerci, tra i vini dell’estate 2018, recensiti da Repubblica.it.

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C’è anche il “Granatu” dell’azienda vitinicola “Casa Comerci” nell’elenco di 14 vini italiani, inseriti da Giulia Mancini su Repubblica.it, in un articolo dal titolo “Dalle Dolomiti alla Calabria, ecco i 14 rosati da bere questa estate”.

“Il Grànatu – si legge nella recensione – è la parola dialettale che identifica il melograno, proprio per questo scelta come nome per il rosato di questa azienda, che porta sulle spalle la storia di una famiglia legata alle vigne e alle botte da storie d’amore e matrimoni degli avi. Un ritorno e un’azienda ricostruita, da cui esce, tra gli altri, questo vino timido che ha bisogno di un po’ di tempo per svelarsi al naso, ma che in poco tempo travolge con un’espressione gustativa intensa e una freschezza di grande piacere. Lieviti indigeni e uve di Magliocco Canino, una piccola produzione che colpisce per carattere e vigoria”.

Il “Granatu”, freschissimo e piacevole in bocca, sosta anche esso un anno sulle fecce fini prima di essere imbottigliato e la sua produzione si è attestata sulle 6000 bottiglie.

L’azienda può contare adesso su oltre trenta ettari di cui 15 coltivati a vigneto. Di questi, due sono a Badia di Nicotera e tredici sono situati invece a Sant’Andrea di Limbadi, su terreni che si trovano ad una altezza media di 250 metri e che risultano essere di diversa composizione: limosi e sabbiosi in superficie con granito e ricchi di minerali di ferro e tendenzialmente acidi. L’allevamento delle piante – oltre 5000 ad ettaro con una rendita di un chilo e mezzo di uva a pianta, uva di tipo magliocco canino e greco – è a guyot, non particolarmente intensivo ed inoltre – fatto non certamente secondario – tutte le vigne sono condotte a regime biologico dal 2009, adottando tecniche di coltivazione mirate al rispetto dell’ambiente e della natura. La produzione, che viene indirizzata sul mercato nazionale e su quello statunitense si attestava nel 2015 sulle 45000 bottiglie.

Tra i vini prodotti dall’azienda in questione, troviamo il “Rèfulu Greco bianco di Calabria”, (13000 bottiglie prodotte) un bianco piacevole di decisa freschezza e tanta sapidità, che viene imbottigliato dopo un anno di sosta sulle fecce fini. Vi è poi il Libici (13000 bottiglie prodotte) un vino fresco e leggermente tannico che richiede dopo due settimane di macerazione, ben due anni e mezzo in vasca d’acciaio e infine il cosiddetto “Dodici a litro Magliocco canino di Calabria – Igp” (5000 bottiglie prodotte) che supera di poco i dieci gradi ed è ottenuto grazie ad una macerazione lampo:   una sciabola di acidità che domina la beva.

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