La riqualificazione del centro storico una priorità per Nicotera

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beniamino lapa
beniamino lapa

Il prossimo 31 luglio scadrà il “Progetto strategico per la valorizzazione dei borghi della Calabria ed il potenziamento dell’offerta turistica e culturale” bandito dalla Regione. E’ l’ennesima opportunità per recuperare finanziamenti da destinare alla riqualificazione del centro storico. A richiamare l’attenzione della commissione straordinaria sulla necessità di sfruttare il bando in corso è Beniamino Lapa, tecnico nicoterese sempre attento ai bisogni della collettività ora alquanto preoccupato che l’iniziativa regionale possa cadere nel vuoto. In effetti, da palazzo Convento non trapelano notizie in merito al delicato argomento e il tempo a disposizione è davvero poco. Non c’è che da sperare in un miracolo che possa ridare luce soprattutto al vecchio borgo da sempre oggetto d’attenzione da parte di storici come Theodor Mommsen che nell’Ottocento descriveva Nicotera come città arroccata sulla collina con la sua storia <fascinosa come la sua immutabile bellezza> e proiettata sul Tirreno e sulla Piana <come aquila pronta a spiccare il volo>. Un volo che la città, però, non ha mai spiccato, mentre il suo centro storico, inserito da tempo tra i borghi più belli d’Italia, ha progressivamente perso il suo splendore pur mantenendo integre valenza storica e ambientale, ricchezza culturale e potenzialità turistiche. Le amministrazioni succedutesi nel tempo, sostiene Beniamino Lapa, non solo non hanno promosso azione idonee al recupero del patrimonio edilizio e culturale, ma <attraverso i caotici interventi urbanistici avviati a partire dagli anni ’60 e culminati negli anni ’80/90, in assenza di Piani Regolatori, hanno degradato e deturpato pesantemente quasi tutto il centro storico>. A suo parere, <la rimozione di buona parte delle pavimentazioni originali, incuria, demolizioni di antiche mura, abitazioni in muratura, intonaci e colori indecenti, antiestetici cavi elettrici e telefonici che pendono ovunque, tubature a vista e altre “mostruosità” architettoniche, stonano completamente con l’estetica dei borghi>. Riconosce che c’è una ripresa d’interesse di privati cittadini che stanno investendo risorse nella riqualificazione delle proprie abitazioni, ma lamenta anche al fatto che, a fronte della grande attenzione dimostrata dai turisti per il centro storico, non ci sono state iniziative <per riscoprire gli antichi mestieri, attraverso le “rughe ed i cafi” poco frequentate persino dai residenti>.

porta palmentieri
porta palmentieri

Per Beniamino Lapa <la rinascita turistica di Nicotera può avvenire solo se si capisce che i centri storici devono recuperare l’originaria bellezza, la fruibilità e il decoro. Il centro storico nicoterese non si distingue per i fasti dei monumenti che ornano le grandi città d’arte. Al contrario, la caratteristica dominante è la semplicità delle piccole case, che testimoniano il profondo legame con la terra e con il paesaggio circostante. Gli stessi palazzi signorili suggeriscono elementi di rusticità simbolo di una terra non ricca, ma orgogliosa delle sue origini e tradizioni rurali. Ad un occhio attento – prosegue – non può sfuggire l’abilità delle maestranze locali, degli scalpellini, degli intagliatori e dei maestri della lavorazione della pietra che hanno costruito e mantenuto vivi nei secoli questo paese arroccato sulla collina. La maestria degli artisti succedutisi dal medioevo sino ai primi del Novecento si è conservata sino ad oggi. Basta “grattare” sotto la coltre orribile degli intonaci per far emergere la pietra in tutto il suo splendore!>. In sostanza <il recupero del centro storico – aggiunge Lapa – servirà a rendere il nostro territorio forte attrattore per gli investitori, che potranno trovare il contesto adatto per l’avvio di iniziative e servizi per accogliere flussi turistici, sempre più esigenti e sensibili all’estetica dei luoghi dove trascorrere le proprie vacanze. Questo importante processo, però, attualmente sembra affidato completamente al caso e al buon senso dei singoli! Manca – sottolinea – una pianificazione generale di recupero e linee guida per la riqualificazione dei centri storici che vedono gli enti locali come attori principali. Per evitare speculazioni ed ulteriori disastri il Comune deve dotarsi con urgenza di Piani di Recupero dei Centri Storici e predisporre Manuali per la riqualificazione urbanistica, per riqualificare ciò che è stato compromesso e per valorizzare i nuclei storici>. Inoltre <il Piano di Recupero servirà a definire nel dettaglio cosa è consentito (tipi di materiali, di colori, di interventi ecc) e cosa è vietato fare nei centri storici. In particolare i progetti di recupero e/o di nuova edificazione, dovranno obbligatoriamente privilegiare la riproposizione di “schemi compositivi” propri della tradizione locale (volumetrie, coperture a tetto, dimensioni e foggia dei balconi in ferro battuto, colorazioni delle facciate, ecc.). Parallelamente le amministrazioni locali – continua – dovrebbero attivare l’apertura di appositi uffici e sportelli permanenti per guidare e consigliare i cittadini all’accesso di finanziamenti e agli sgravi fiscali finalizzati al recupero e alle ristrutturazioni. Utilissimi sarebbero anche convegni e corsi sul tema del recupero e del restauro a cura di esperti (architetti, restauratori, operatori nel campo edilizio ecc.) per illustrare i risultati e i benefici di iniziative simili in altre parti d’Italia>.

castello nicotera
castello nicotera

Il professionista nicoterese guarda con attenzione ai bandi regionali perché <giunge fortunatamente in aiuto ai comuni calabresi – sostiene – il “Progetto Strategico per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il Potenziamento dell’offerta turistica e culturale”, suddiviso, a sua volta, in due misure: BANDO ATTIVITÀ RICETTIVE, DELLA RISTORAZIONE E DEI SERVIZI TURISTICI E CULTURALI E BANDO VALORIZZAZIONE BORGHI. Nel primo caso, l’obiettivo della misura è quello di sostenere le imprese nei settori della ricettività extralberghiera, della ristorazione di qualità e dei servizi turistici e culturali. Possono presentare domanda, in forma singola o associata: le micro, piccole e medie imprese (MPMI), indipendentemente dalla loro forma giuridica; i lavoratori autonomi; le persone fisiche che intendono costituire un’impresa. Nel secondo caso, invece, l’obiettivo della misura è quello di valorizzare e promuovere in un’ottica di nuove strategie turistiche i borghi della Calabria, custodi di storia, identità e tradizioni, stimolando proposte e progetti che vengono direttamente dai territori. Beneficiari i Comuni calabresi, ad esclusione di quelli che rientrano nella Strategia Regionale per le Aree Urbane, e le reti di Comuni. Il Progetto Strategico relativo alla valorizzazione dei borghi con una dotazione di circa 114 milioni di euro, prevede il sostegno di programmi integrati promossi dai Comuni e di progetti promossi dal sistema delle imprese e dell’associazionismo locale. Il contributo massimo concedibile per beneficiario è di 1.500.000 euro. L’avviso è rivolto agli enti locali con la sola esclusione di quelli rientranti nella Strategia regionale per le aree urbane. Esso mira al finanziamento di progetti integrati per la valorizzazione dei borghi attraverso interventi circoscritti capaci di determinare ricadute turistico-promozionali e incentivare la domanda turistica nazionale migliorando l’accoglienza del territorio.

scorcio centro storico
scorcio centro storico

Pena l’esclusione, le Domande di Agevolazione e i relativi allegati dovranno essere inviati entro e non oltre le ore 12 del 30 luglio 2018. La data di scadenza del bando relativo alle attività ricettive, della ristorazione e dei servizi turistici e culturali scade invece il 14 settembre 2018.Le proposte progettuali di natura pubblica dovranno essere destinati alla valorizzazione turistico-culturale dei Borghi e prevedere interventi finalizzati: 1) al miglioramento dell’aspetto estetico dei luoghi pubblici, degli edifici pubblici, nonché del tessuto insediativo; 2) al recupero e rifunzionalizzazione di edifici e spazi pubblici; 3) alla rifunzionalizzazione di edifici pubblici a spazi espositivi dell’artigianato artistico e di qualità; 4) al miglioramento del verde pubblico, dell’arredo urbano; 5) all’abbattimento delle barriere architettoniche; 6)alla migliore accessibilità e mobilità interna al borgo (cartellonistica informativa, sistemazione della viabilità; parcheggi e piazzole di sosta, percorsi pedonali, sistemi ettometrici, ecc..); 7) al recupero di immobili ai fini della creazione di “ospitalità diffusa” in partenariato con soggetti privati; 8) alla realizzazione e potenziamento di centri per l’offerta turistica e di servizi per l’accoglienza dei visitatori; 9) al miglioramento funzionale di strutture per i servizi culturali; 10) alla realizzazione e organizzazione di iniziative ricreative, culturali e didattiche, promossi in collaborazione con associazioni culturali, reti di imprese, università, istituzioni scolastiche; 11) alla creazione e potenziamento di Cultural e creative lab o Cantieri della Creatività; 12) alla promozione, anche intercomunale, di carattere turistico-culturale. Un quadro chiaro e completo della situazione che Beniamino Lapa porta all’attenzione dei cittadini e degli interessati perché <confido – dice – in un immediato interessamento da parte della terna commissariale, affinchè individui gli interventi necessari a far “risorgere” il centro storico di Nicotera>.

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