Nicotera, pochi minuti di pioggia e il territorio va nuovamente in tilt

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stazione nicotera
stazione nicotera

Dopo il nubifragio dello scorso 25 agosto, il Comune aveva inviato una ditta per rimuovere fango e detriti dalla strada e dal piazzale e, poi, le autobotti del “Consorzio di bonifica Tirreno-Vibonese”, presieduto da Domenico Piccione, avevano sparato acqua un’intera giornata per lavare l’asfalto ed eliminare lo spesso strato di polvere. Sono bastati pochi minuti di pioggia intensa e tutto è tornato come prima. Stessa cosa in Marina. Non se ne può più. In assenza di interventi tempestivi, c’è da scommettere che, d’inverno, ogni temporale sarà un disastro. Per ripristinare la vivibilità del piazzale stazione, si aspetta che anche le Ferrovie dello Stato facciano la loro parte. E’ di loro competenza, infatti, la pulizia del canalone limitante col piazzale e ora del tutto ostruito da sabbia e detriti. Peraltro, va urgentemente eliminato il pericolo per i veicoli costituito dallo sprofondamento delle pesanti griglie in ferro che ricoprono lo stesso canalone.

nicotera stazione
nicotera stazione

Spetta alle Ferrovie anche la pulizia del costone che incombe sul piazzale offrendo uno squallido spettacolo fatto di rovi, erbacce e canne che invadono anche la sede stradale. Ma i problemi relativi allo scalo ferroviario sono anche altri. Da anni faticano a prenderne atto tanto le Ferrovie che il Comune. Una città che aspira a proporsi come centro turistico avendone, tra l’altro, tutte le prerogative, non può presentare a turisti e viaggiatori in arrivo o in partenza una stazione esposta al degrado con sporcizia diffusa, binari ricoperti da folta vegetazione, priva di indicazioni e senza collegamenti col centro abitato. Lo sforzo della Regione teso a valorizzare il litorale tirrenico vibonese mettendo a disposizione anche più corse di treni va, probabilmente, ripensato.

Non ha senso, infatti, che vengano elargite cospicue risorse alle Ferrovie se poi queste non si preoccupano minimamente di rendere accoglienti e pulite le stazioni. E non ha molto senso neppure istituire il “Tropea Express” per agevolare gli spostamenti dei turisti lungo la tratta Pizzo-Tropea-Nicotera se poi i Comuni non si preoccupano di mettere a disposizione mezzi di trasporto per consentire loro di raggiungere i centri abitati nella maggior parte dei casi distanti dalle stazioni. Il caso Nicotera forse è il più eclatante. Il “Tropea Express”, soprattutto nel mese di agosto, ha scaricato tutti i giorni decine di forestieri sul piazzale stazione. I malcapitati si guardavano attorno senza trovare né un pulmino né un taxi.

Non trovavano neppure segnali che indicassero loro il percorso da seguire per raggiungere la città o la Marina a piedi. Unica segnalazione era quella per la cava romana. Peccato che la stessa sia irraggiungibile perché priva di accesso. Sconsolati, non potevano fare altro che fotografare il degrado che li circondava e aspettare il treno per rientrare nel villaggio di partenza. Ma c’è di più e di peggio. Lo scalo nicoterese non ha un bar, non ha un bagno pubblico, non ha un punto dove ripararsi in caso di pioggia che quest’anno non è proprio mancata. Semplicemente vergognoso. A questo punto le agevolazioni per i turisti si traducono in pesanti disagi. In assenza di sinergie tra Comune e Ferrovie e in mancanza di adeguati servizi forse è meglio che le fermate del “Tropea Express” nella stazione di Nicotera vengano eliminate proprio per evitare disagi ai turisti. Scelte che la Regione dovrà pur valutare e di cui Comune e Ferrovie non potranno decisamente andare fieri.

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