Nicotera, il cimitero comunale sempre più nel degrado

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“Non ricordo, negli ultimi anni, una cittadina così sporca, un degrado e un sudiciume che rasentano i paesi del terzo mondo. La zona maggiormente abbandonata? Il cimitero”.

Un degrado quello relativo al camposanto comunale più volte segnalato, ma che nessun addetto ai lavori sembra aver recepito o mai voluto ascoltare, sprofondando, invece, in un menefreghismo preoccupante. A montare la polemica, in particolare, chi è ritornato in città per le vacanze estive dopo un anno di lavoro e che si è doverosamente recato a far visita ai propri cari. Ad accoglierli un cimitero abbandonato, teatro di uno squallido spettacolo e una precarietà a livello di nettezza che balza subito agli occhi. Già all’ingresso, infatti, a ricevere il visitatore la spontanea vegetazione che attornia il cancello in ferro battuto quasi a preannunciare ciò che ci si ritroverà davanti agli occhi una volta entrati.

“Morire a Nicotera non è più dignitoso – afferma Giuseppe, nicoterese emigrato per lavoro a Milano – una situazione che trovo incivilmente triste e che può riguardare, purtroppo, ognuno di noi in qualsiasi momento della vita. Fra i loculi tanta erba, sporcizia, squallore”.

In effetti, la fitta vegetazione fino a qualche mese fa esclusiva della zona “nuova” e che adesso riguarda l’intero cimitero, la fa da padrona insieme ai cumuli di erba secca abbandonati all’entrata, agli avanzi di materiale da risulta di passati lavori di muratura o di trascorsi funerali, ai viali senza pavimentazione mai curati e abbandonati, insomma, uno spettacolo indecoroso a rispecchiare la dimensione di arretratezza e impoverimento progressivo che sta vivendo l’intera città.

“Il dolore per la perdita dei propri cari – dichiara Antonio che vive a Torino – si è amplificato nel momento in cui ci siamo ritrovati qui. Pensano di salvare un paese pitturando quattro panchine e realizzando la nuova sede della polizia municipale, ma dimenticano i nostri defunti, perché? Non sono forse degni di attenzione? Basterebbe soltanto una più approfondita manutenzione quotidiana”.

C’era una volta un paese pulito e dignitoso che da tempo, però, sta facendo assai poco per invertire il circolo vizioso in cui si è imbattuto.

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